I vini delle colline moreniche del Ticino – Oleggio (NO) 1 maggio 2013
La Fiera Agricola di Oleggio è sempre stato un evento coinvolgente e riuscito, la partecipazione di espositori e pubblico nel corso degli anni ha mantenuto costantemente una grande quota, e in definitiva la qualità dei prodotti proposti, il clima agreste e la bellezza agricola del borgo interamente chiuso al traffico ne fa tra la miriade di eventi sui generis, uno dei migliori da sempre.
Questa volta è stato inserito un evento molto consono alla manifestazione e che in un certo senso mancava proprio: “I vini delle colline moreniche del Ticino”, iniziativa di esposizione e degustazione dei vini quasi a kilometro zero e nell’ambito della più vasta Doc Colline Novaresi, pochi i produttori quindi, selezionati nelle ‘campagne’ circostanti, poi, come abbiamo avuto il piacere di costatare, di grande competenza e con inaspettata ottima qualità dei vini! L’inaspettata qualità è più una nostra scusante, stava a noi interessarci prima di questo areale, ma crediamo anche che negli ultimi anni ci sia stato un impegno anche innovativo verso la crescita qualitativa.
Ci rammarichiamo che durante la nostra permanenza non abbiamo potuto degustare e dialogare con produttori che sappiamo essere di ottima qualità, produttori pur presenti con un campionario ma che non presidiavano il banco: parliamo di ‘ Il Roccolo di Mezzomerico‘ ed ‘Azienda Agricola Crespi‘, cantine che oltretutto hanno la fortuna di disporre di una location nel bel mezzo di aree veramente eno-turistiche, peccato avrebbero avuto molto da raccontare su alcuni Nebbioli che sappiamo essere di pregio…
Ci hanno pensato invece gli altri preparatissimi e disponibili produttori a celebrare e dare significato all’evento, di cui segnaliamo Enrico Crola giovane produttore già posizionato in avanti, abbiamo degustato il suo nebbiolo e vespolina trovandoli molto buoni, ma è forse il coraggioso metodo classico di Nebbiolo che merita un ‘highlight’ sia per l’intraprendenza di vinificare in bianco un vitigno rosso peculiarmente per vini rossi, sia per il profilo gustativo particolare che si differenzia dalla miriade di champenoise tutti molto buoni ma pochi effettivamente caratteriali, tessendo così un filo diretto con l’indispensabile legame territoriale. Cascina Zoina produce un’ampia gamma di vini, ci è piaciuto l’Erbaluce in entrambe le versioni, base ed ‘elegance’, poi la Barbera, la Vespolina, ed i due Nebbioli di punta che valutiamo di pregio ben sopra la media. Brigatti è un altra conferma alla qualità, alta, dei vini in esposizione, abbiamo assaggiato Erbaluce e Nebbiolo rilevando carattere e qualità, con prezzi collocati in range strategico. L’Azienda Agricola Grossini produce tutte le varietà di vini territoriali, compreso un intrigante campione del ‘vino di una volta’ vinificato con un uvaggio teso a riscostruire ciò che i nostri avi mettevano in botte, recuperando molte varietà di uva e compiendo una lavoro meritevole.
In conclusione questa manifestazione nel suo piccolo è perfettamente riuscita, arricchita dalla collocazione all’interno del bellissimo Palazzo Bellini affacciato sulla splendida piazza novecentesca del paese ed è stata completata da assaggi di pregevoli formaggi locali e degustazioni guidate. Non solo una manifestazione molto positiva ma anche un esempio di valorizzazione di un sistema vino-territorio, la vera chiave di successo del sistema Italia troppo spesso banalizzata e sottoutilizzata, questa volta nel ‘suo piccolo’ molto ben catalizzata.