Vino: Amarone della Valpolicella Classico DOC 2000
Vitigno: Corvina 60%, Corvinone 25%, Rondinella 15%
Produttore: Scriani, Fumane (VR)
Non si può chiedere una bevibilità fluida ad un Amarone, l’imponenza è insita nelle sue caratteristiche che con queste uve e le tecniche produttive ne risultano importanti coordinate sensoriali. Eppure talvolta ci chiediamo se questo non sia un limite, almeno in certi casi dove con glicerina, zuccheri, tenore alcolico e morbidezza non siamo forse andati troppo oltre? Non al punto di sbagliare ma al punto di fare vini dal finale già visto, forse. Insomma i migliori Amarone sono quelli che sapranno bilanciare gli eccessi e domarli con equilibrio, intanto godiamoci questa ottima interpretazione sul tema…
– packaging: Immagine seriosa che può apparire monotona ma tutto sommato in linea con una comunicazione che vuole un vino di classe con una reputazione. Quindi troviamo le parole giuste al posto giusto con buona scelta dei caratteri per comunicare le parole che contano.
– aspetto visivo: Colore rubino granato, leggermente torbido con sospensioni, a saturazione totale, vediamo archi molto lenti, mediamente densi e lenti che indicano la struttura del prodotto.
– aspetto olfattivo: Impianto olfattivo di intensità alta, bouquet deciso sul fruttato con prugna e ciliegia, caco maturo, prugne secche, noce, miele, geranio, violetta, rabarbaro, poco caramello, toni vegetali di dragoncello ed arbusto, eucalipto. Complesso come si deve, non delude.
– aspetto gustativo: Al palato pieno e dimensionale, sferico, tannino finissimo e poco
astringente, dove troviamo qualche spillo del tenore alcolico con una lieve pungenza, acidità molto bassa, sensazioni di sciroppo, glicerico e molto strutturato. Persistenza medio alta, piacevomente lungo ai retrogusti del palato dove rimane ciliegia, uvetta passa sotto spirito e cugnà con toni molto raffinati, e sensazioni finali di caffè.
Sugli abbinamenti, non ci è piaciuto con la bruschetta al tartufo umbro, invece è in accordo con risotto ai funghi, ha mostrato qualche limite con cibi grassi, dunque muscoli si ma raffinati… e anche con i con i fegatelli toscani ha mostrato i suoi limiti. A 17 anni dalla vendemmia questo vino è del tutto stabile e pulito, ma la bassa acidità rende una scommessa procedere oltre con l’affinamento. Decisamente adatto ad una cena no-limits con un vino non solo importante ma da un’annata del nuovo secolo. Tasting maggio 2017.
Prezzo 35e (al periodo di acquisto), valutazione 7,5/10, value_for_money 6,5/10