Vino: Gli Eremi 2015, IGT Marche
Vitigno: Verdicchio
Produttore: La Distesa, Cupramontana (AN)
Gli Eremi è un prodotto da atelier del vino. Da un micro appezzamento di vecchi cloni di Verdicchio già allevati e condotti con una cura in agricoltura e poi con una alchimia di passione e dedizione in cantina, ne esce un prodotto liquido talmente limpido nei suoi sapori e profumi da essere un riferimento, se non fosse che diventa IGT proprio quando eleva la zona a livelli a cui pochi altri possono nemmeno arrivare, solo ambire. La sua caratteristica più in nota è la perfezione, che in pochissimi altri casi una simile scrittura stilistica si fa così apprezzare. Non troverete delle peculiarità così estroverse, nonostante il percorso davvero singolare di Corrado Doctors, ma una scuola stilistica nell’interpretazione del vitigno, perciò se entrasse nella Doc sarebbe tutto da rifare. Per gli altri.
– packaging: Etichetta tradizionale per un rivoluzionario! Ne bella ne brutta, un po’ scura, ma apprezziamo le note.
– aspetto visivo: Calice dorato con riflessi dorati, archi veloci e densi, fanno immaginare un prodotto impegnativo.
– aspetto olfattivo: Impatto sensoriale d’intensità medio alta, inizia deciso con cedro soprattutto e pesca gialla con polpa e nocciolo, poi mango, poca mandorla, nocciola,
Cupramontana
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Vino: Tùfico 2009, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
Vitigno: Verdicchio
Produttore: Colonnara, Cupramontana (AN)
Cantina Sociale di Cupramontana, storica e da considerare attentamente poiché la qualità dei prodotti è decisamente alta e ad un prezzo popolare. Questo Verdicchio indiscutibilmente territoriale anche per la collocazione geografica proprio al centro delle denominazione ci ha colti di sorpresa già ad una veloce degistazione presso la sede della cantina, la tecnica di produzione ed il risultato sono di assoluto rilievo e non sono casuali le numerose ottime recensioni. Dalla spaziale vista della sommità di Cupramontana ecco un Verdicchio nel pieno del suo vigore a tenere alto il nome consolidato dalla denominazione.
– packaging: Insomma, scelta dei colori discutibile che invecchia un poco la mise grafica e dove di sfuocano i colori dei caratteri, peccato per la comunicazione perché il motivo fondamentale cioà la denominazione fa fatica a leggersi. Buona la retroetichetta con utili ed intelligenti informazioni.
– aspetto visivo: Colore paglierino tenue di riflessi paglierino, archi ampi e densi, veloci.
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Vino: Cuprese 2012, Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC
Vitigno: Verdicchio
Produttore: Colonnara, Cupramontana (AN)
La cantina sociale di Cupramontana continua a solleticare il nostro (buon) gusto con prodotti di onesto rilievo come questo Verdicchio Doc praticamente un prodotto base con prestazioni eccellenti, un vino che entra nella nostra ipotetica classifica dei best-buy…
– packaging: Semplice ma diretto e piacevole, solo il nome -Verdicchio- non risalta bene che, ricordiamo essere ben conosciuto all’estero, buona quindi la grafica mentre la comunicazione riceve un buon supporto dal retroetichetta, molto ben fatto con una micro indicazione geografica e belle parole descrittive.
– aspetto visivo: Colore giallo paglierino molto chiaro e tenue con riflessi verdini, produce archi fitti e lenti.
– aspetto olfattivo: Al naso è di intensità media con un bouquet fruttato, nitido e pulito di agrumi e floreale, quindi pompelmo e lieve bergamotto, tropicale con papaya e frutto della passione, poi miele millefiori, decisi fiori di campo, erba tagliata e fieno, anice, te. Pulizia e orizzonte olfattivo tipico, ben presentato.
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Vino: Luigi Ghislieri “Cuvée del Presidente” – Brut Metodo Classico Verdicchio Doc
Vitigno: Verdicchio
Produttore: Colonnara, Cupramontana (AN)
Ovunque ci sia un Metodo Classico noi ci siamo, riuscissero a spumantizzare il cabernet noi lo compreremo! Figuriamoci il Verdicchio, stupendo vitigno autoctono marchigiano che sappiamo prestarsi bene al procedimento caro all’Abate Perignone. Ma è a rendersi conto di come viene prodotto che lascia meravigliati: praticamente gli sciampénuas di Colonnara sono fatti a mano! Nel sottorraneo molto poco ameno della cantina di Cupramontana il processo è eseguito ancora sulle pupitre e questo ne arricchisce il valore e ne fa interesse, basti vedere la cura della veste della bottiglia per capire l’impegno che ci mettono in questo prodotto. Il risultato pur non eguagliando i tradizionalisti franciacortini in termini di struttura, mostra un profilo aromatico particolare e singolare, da provare assolutamente. Continua a leggere