Vino: Barbera D’Alba Doc 2013
Vitigno: Barbera
Produttore: Castello di Verduno, Verduno (CN)
La Barbera d’Asti può essere estiva… quella d’Alba no! Quest’ultima come minimo ha bisogno dei primi freddi di ottobre mentre da il suo massimo con le nebbie gelate… quella d’Asti ha un nonsochè di brio anche nelle versioni ferme che consumata ad una fresca temperatura la rende mediamente estiva. Le due rive del Tanaro in contrapposizione totale, due vini due mondi, in questa nostra degustazione abbiamo quindi la Rive-Droite, un prodotto di una invitante cantina con un catalogo intrigante di prodotti di alto livello che compone tutta l’offerta tipica dell’Albese dai Barolo ai Barbaresco, ma passando per il non comune e sensualissimo Verduno. Vediamo oggi da vicino la Barbera D’alba.
– packaging: Partiamo da una bella bottiglia Albeisa e che con una classicissima ma intramontabile etichetta rende molto bene.
– aspetto visivo: Di colore rubino lievemente scarico con una buona saturazione colore, nel calice produce archi lenti e fittissimi, che partono fittissimi per poi raggrupparsi e divenire medi.
– aspetto olfattivo: Intensità media con tanta frutta macerata avvolta in un bouquet floreale. Apre con arancia supermatura quasi macerata, fragolina di bosco ipermatura, prugna rossa cotta, poi un buon profilo floreale con molto geranio seguito da rosa, buona dose di speziato con pepe nero e chiodo di garofano, note
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Morro d’Alba
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Vino: Brut Rosé VSQ
Vitigno: Lacrima di Morro D’Alba
Produttore: Marotti Campi, Morro D’Alba (AN)
L’originalità di fare proposte fuori dagli schemi è un gran merito, e questo Brut da Metodo Martinotti fatto con uve Lacrima ci ha colti di sorpresa. In questa Doc semi-comunale il vitigno Lacrima è proposto in tante versioni e con il giusto orgoglio nel valorizzarlo, ma quando ci siamo trovati con la versione spumante abbiamo fatto un sorriso a 43 denti… molto valido dunque l’esperimento, il prodotto rosato da una naturale quanto breve permanenza sulle bucce prende forma molto bene, la presa di spuma in autoclave porta a buoni livelli di qualità generale, meglio di quanto ci potevamo aspettare, ottenendo un prodotto per certi versi unico, seducente e di buon abbinamento.
– packaging: Ben riuscita la presentazione della bottiglia, bella nella forma, pesante, preziosa, di graziosa veste grafica dove avremo solo ingentilito un po’ i colori.
– aspetto visivo: Al calice appare rosino vivace con riflessi rosa di buona saturazione, perlage poco consistente con bollicine molto fini.
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Vino: Orgiolo Riserva 2011 Lacrima di Morro D’Alba DOC
Vitigno: Lacrima di Morro D’Alba
Produttore: Marotti Campi, Morro D’Alba (AN)
Gira e rigira abbiamo provato tante Lacrima da farci un’idea abbastanza precisa, insomma siamo in una Doc quasi-comunale che girarla non è stata una grande impresa. Al punto di essere esausti degli aromi strabordanti di lavanda e di una struttura acquosa dei vini bevuti incappiamo nella bella azienda Marotti Campi, dove con una cortesia non proprio di tutti i giorni offrono la degustazione di vini decisamente sopra le righe, e potremo a questo punto affermare della migliore Lacrima, lavorata per estrarre il meglio da questa uva autoctona che ha il pregio di essere ancora gelosamente ed orgogliosamente coltivata e vinificata, dando un senso preciso a questa continuità.
– packaging: Grafica sufficiente nell’impostazione, nulla stona e nulla è in evidenza se non i caratteri dorati, buona la qualità della carta ed i caratteri in rilievo arricchiscono il quadro. Riuscita la grafica nel complesso, bella nell’insieme con il retroetichetta con parecchie indicazioni e questo è molto positivo.
– aspetto visivo: Il colore è rubino scuro con saturazione totale, produce archi fitti-anzi-fittissimi e lentissimi, particolari… Continua a leggere
Vino: Salmariano 2010 Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc
Vitigno: Verdicchio
Produttore: Marotti Campi, Morro D’Alba (AN)
– packaging: Etichetta molto curata bella e riuscita nell’insieme, qualche appunto sulla comunicazione dove il nome della denominazione va in secondo piano visivo, peccato poichè la denominazione possiede da parecchio tempo un discreto awareness globale che qui non emerge, ed anche la didascalia ‘Riserva’ non è nella giusta evidenza. Molto belli caratteri e la qualità della carta, ma sopratutto finalmente ci troviamo con un retroetichetta denso di informazioni importanti ed interessanti, qui seriamente c’è la volontà di comunicare al consumatore molte informazioni sulla lavorazione specifica del vino, sulla sua sensorialità, sull’abbinamento.
– aspetto visivo: nel calice mostra un colore giallo paglierino con archi densi e abbastanza spessi, quasi lenti.
– aspetto olfattivo: al naso esprime note pulite e molto piacevoli di media intensità, bouquet floreale netto di fiori d’arancio, margherita, fiori di campo, polline o pappa reale, biancospino,
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