Vino: Franciacorta Pas Dosè 2010
Vitigno: 75 % Chardonnay, 25 % Pinot Nero
Produttore: Corte Fusia, Coccaglio (BS)
Questi giovani che si impegnano meritano una citazione e anche qualcosa in più, proprio una lode per i loro spumanti, vini tutto sommato affacciati di recente nel complesso mondo classicheggiante che sanno subito distinguersi molto bene. La versione non-dosata è un vino abbastanza espressivo, molto bilanciato, giusto come deve essere un metodo-classico, con una bevibilità piacevolissima, un piede nell’eleganza e uno verso una nuova tendenza, ottimo vino senza andarsi a cercare i grandi nomi, degustazione con voto più alto della media degli MC… meritato.
– packaging: Una volta tanto moderno è anche attraente, luminoso, nuovo senza strafare, ci è molto piaciuta la siluette del Monte Orfano che si costruisce con le quattro bottiglie allineate, intelligente, originale e soprattutto comunicativo, l’impostazione grafica ed estetica lontana dai canoni deja vù è quindi riuscita ed originale.
– aspetto visivo: Calice visivamente classico, colore giallo paglierino, perlage fine e persistente di sorgente cospicua.
– aspetto olfattivo: Lieve solletico al naso, di intensità medio bassa ma più sensibile della media Franciacorta, apre con un bel fruttato di agrume con lime stramaturo, pompelmo rosa, tocco esotico di ananas e papaya, fiori di margherita e
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Franciacorta
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Vino: Franciacorta Dosage Zéro Noir 2005
Vitigno: Pinot Nero
Produttore: Ca’ Del Bosco, Erbusco (BS)
CDB già con la serie Vintage aveva mostrato l’aspirazione di andare in alto, con questa nuova serie di millesimati proprio spicca il volo osando livelli di qualità e marketing molto ambiziosi. Da uve Pinot Nero sicuramente di tendenza ma per nulla facili nei risultati, il prodotto parte dalla selezione di un vigneto che di fatto diventa un cru, lunghissima permanenza sui lieviti, veste grafica di una bellezza mai vista in Italia e anche poco Oltralpe… al gruppo Santa Margherita non mancheranno i fondi, ma saperli usare bene è tutt’altra storia! Il risultato di questa ambizione è un prodotto capace di collocarsi nella fascia alta del settore, nicchia per i metodi classici italiani, ma se vogliamo crederci facciamolo: non ci è mai piaciuto il confronto con gli Champagne, spesso improponibile, ma volendo, con questi vini possiamo giocarci senza farci male.
Il prodotto ha un profilo sensoriale dritto e complesso, molto difficile e che richiede una certa preparazione, lontano da profili fruttati ed ammiccanti, è invece un monolite di grande statura e richiede la predisposizione verso l’eccellenza e la pazienza nel sapere cogliere doti sensoriali estremamente articolate, per poi concedersi nell’elargire grandi sensazioni ad alta quota. Finalmente un prodotto a bassissima dose di solfiti, semplicemente lodevole che un produttore di queste dimensioni stia così attento a qualità intrinsecamente bio.
– packaging: Veste grafica di rara eleganza, di grande impatto, si nota come sia bellissima la realizzazione della capsula e il gioco misurato dei loghi aziendali, con le tonalità in svariate
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Vino: Franciacorta Docg Brut 2011
Vitigno: Chardonnay
Produttore: Giuseppe Vezzoli, Erbusco (BS)
– packaging: Immagine abbastanza personale e discretamente moderna, non proprio un’innovazione ma ben riuscita. Apprezziamo la chiara indicazione di tiraggio e sboccatura.
– aspetto visivo: Di colore giallo paglierino molto tenue con un perlage estremamente fine e persistente che sale con una buona sorgente dal fondo.
– aspetto olfattivo: Naso di intensità medio bassa anche se appare un poco meno avaro di tanti Franciacorta, all’apertura produce sentori netti di lieviti che si attenuano dopo qualche minuto, rimanendo invece un bel profilo vegetale insieme all’attacco agrumato, in ordine abbiamo l’agrume di pompelmo, seguito da nocciola, favo, miele, fiori di campo, poco zenzero e rabarbaro, vegetale, erbe aromatiche, fieno secco. Aromi molto puliti e fini.
– aspetto gustativo: Palato ampiamente soddisfatto ed equilibrato senza sbavature, acidità e buona struttura, solletico fine del perlage, tonalità minerali e sapide non decise ma presenti e in bel contraltare. Retrolfatto corto di agrume, vegetale e note balsamiche. Nella normalità del mondo dei metodi-classici questo vino ha mostrato un profilo di carattere, molto piacevole e con le finezza ed eleganza imprescindibili in questa metodologia, una specie di nuovo corso della Franciacorta che promette bene.
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Vino: Brut Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay e Pinot Nero
Produttore: Barone Pizzini, Provaglio d’Iseo (BS)
Il prodotto ‘base’ di Barone Pizzini possiede tutto quel ventaglio di elementi che si possono desiderare in un Metodo Classico, anzi di più, potrebbe essere un ‘sample’ molto ben indicativo dello stile Franciacorta. Non è un campione assoluto ma vini così ben fatti entro i venti euro non sono comuni, a cominciare dal profilo olfattivo che si diffonde invitante con una linea dritta senza sbavature, in bocca soddisfa la voglia di fragranza del perlage, non proprio finissimo ma da buon metodo doppia-fermentazione, a tutto vantaggio della latitudine di abbinamento dove con bassa gradazione possiamo accompagnarci molte buone cose nel piatto. I can get (yes) Sastisfaction!
– packaging: A ben vedere fin dalla capsula esprime classe, eleganza, comunicazione di poche parole di significato compiuto con caratteri dimensionati e calibrati sulla efficace espressività di due cose, il brand aziendale ed il brand territoriale. The Barone do it better… tutto ciò che serve c’è ed arriva diretto al consumatore. Retro denso di informazioni fondamentali: tiraggio aprile 2011, sboccatura maggio 2014, uvaggio, territorio. Carta resistente all’umidità. Perfetto!
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Vino: Brut Anniversario Franciacorta Docg Vitigno: Chardonnay Produttore: Bersi Serlini, Provaglio D’Iseo (BS) – packaging: Un’insieme di estetiche ricercate fa di questa bottiglia un prodotto molto bello da vedere e molto attraente, al gioco di nuance partecipa il colore intrinseco del vino grazie alla bottiglia trasparente. La veste grafica è molto bella già dalla capsula, l’etichetta è dorata con toni eleganti e fini, preziosa, con caratteri in rilievo, fatta con un film plastico che non si impregna di umidità. – aspetto visivo: Il colore è giallo paglierino tenue con vaghi riflessi verdini, perlage vivo e persistente, bollicina fine. – aspetto olfattivo: Al naso è d’intensità bassa, tendente al medio basso, apre con lieviti di pasticceria ed agrumi, focus particolare su lime e cedro, poi pesca e pescanoce, mela matura, mela verde, ananas, pappa reale, floreale lieve di margherita, una vaga quanto interessante pasticceria tipo biscottino da tè, vegetale di fieno ed erba tagliata, sedano. Oibò una volta tanto un Franciacorta con un bel profilo olfattivo! – aspetto gustativo: Al palato esprime una bella dimensione bilanciata tra un deciso sapido e l’amarognolo che sembrano Continua a leggere
Vino: Cuvée Speciale Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 95%, Pinot Bianco 5%
Produttore: Montenisa, Cazzago San Martino (BS)
Una delle più belle cantine di Franciacorta, è particolare da vedere questo insediamento Antinori insito nella attuale proprietà dei Conti Maggi dove l’atmosfera di nobiltà agricola d’altri tempi è realmente suggestiva e la sala di degustazione affrescata è semplicemente un gioiello. L’arrivo di alcuni big di settore dimostra come questa denominazione ‘effervescente’ sia più che mai affermata e redditizia, non sarebbero mancate risorse a questa celeberrima impresa per produrre validi metodo classico ovunque, ed abbiamo già un ottimo esempio con il “Brut Nature”, ma la brillantezza della luce di una denominazione non si inventa, ci vuole almeno un quarto di secolo, perciò eccoci qua in terra lombarda con feeling toscano, dove si producono spumanti che a nostro giudizio si posizionano tra i migliori dell’area.
– packaging: I prodotti Antinori quassù si riconoscono immediatamente dalla micro etichetta molto curata e del tutto riuscita, non solo perc hé è decisamente bella e una volta tanto originale, è anche prodotta con
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Vino: Dosage Zéro 2007 Franciacorta Docg
Vitigno: Chardonnay 50%, Pinot nero 50%
Produttore: Castello Bonomi, Coccaglio (BS)
– packaging: la presentazione del prodotto è interessante, fine ed elegante, risulta riconoscibile e possiede la capacità di comunicare compostamente l’eleganza del prodotto ed una certa statura, senza banalità. Usa caratteri in rilievo su carta di qualità, di grammatura preziosa e resistente all’umidità.
– aspetto visivo: al calice il colore è paglierino tenue , appare accennata la briosità in superficie ed il perlage è regolare e fine.
– aspetto olfattivo: I profumi al naso sono avari, Franciacorta-tipo d’altronde, è fruttato di agrumi, lime, pesca, pescanoce, ananas, favo, fiori di campo, polline, lievito, erbaceo fresco, riprendendo respiro appare ben complesso, anche più della media.
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Vino: ’61 Brut Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 90% e Pinot Nero 100%
Produttore: Guido Berlucchi, Corte Franca (BS)
1961, non uno di più ne uno di meno, fu in quel anno che le esoteriche pratiche champenoise produssero il primo ‘Pinot di Franciacorta’ dando origine al fenomeno che oggi dimostra numeri di una solidità esemplare, numeri di non solo vino ma di tutto l’indotto enoturistico. Tutto fu per mano di Franco Ziliani e Guido Berlucchi, rivoluzionari o sognatori incauti, 40 anni prima del motto ‘stay hungry-stay fool’ tradussero in realtà un progetto tecnicamente avventato ed economicamente imprudente! Come non potere richiamare in etichetta quell’anno? ’61 diventa il nome di una cuveé metodo classico importante nel posizionamento di marketing e significativa nel momento di ‘rientro’ dei prodotti Berlucchi nella denominazione Franciacorta, che con le sue tre milioni e passa di fascette avrà impegnato non poco il Poligrafico di Stato.
– packaging: Esemplare la veste grafica, il tutto non è un marketing casuale ma mirato a supportare l’ambizione del ‘product-name’, molto bello quindi il numero ‘sessantuno’ cerchiato e posto in evidenza con scelta di caratteri e sfondo fini ed eleganti, diventa un immagine originale con un riuscito gioco-effetto vecchio-nuovo, nella semplicità dell’insieme tutto ben comunicante. Retro con frasi mirate che ci raccontano di quell’anno… Ben tornato in Franciacorta Berlucchi.
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Vino: Brut Rosé Franciacorta DOCG
Vitigno: Pinot Nero 80%, Chardonnay 20%
Produttore: Ricci Curbastro, Capriolo (BS)
Poche parole per introdurre un Metodo Classico che ci è molto piaciuto, durante una degustazione di diversi Franciacorta Ricci Curbastro oltre al già notevole Extra Brut è stato questo Rosè ad attirarci poiché ha mostrato le tonalità di gusto del rosè con grande compostezza, quindi note fruttate graziose, finissime ed eleganti, ma mai stucchevoli, portandosi dietro una dote di struttura non male. La degustazione successiva nel ‘nostro ambiente’ ha saldamente confermato la performance molto buona stabilendo un voto molto alto. Ancora una conferma di una Franciacorta in crescita qualitativa.
– packaging: Bottiglia moderna e dinamica, molto bella anche grazie al vetro satinato che prende il colore del vino, l’etichetta gioca anch’essa sulla trasparenza con tonalità impreziosite dal colore rame, poche parole ma incisive nel comunicare, raro esempio di bel gusto moderno con un leggero richiamo art-noveau, comunicativa quindi molto riuscita e risultato di alta attrazione. Purtroppo ci sono poche cose sul retro. Continua a leggere
Vino: Cru Perdu Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 70%, Pinot nero 30%
Produttore: Castello Bonomi, Coccaglio (BS)
Vale il gioco ‘scendere’ al limite inferiore della denominazione, sotto il Monte Orfano infatti si sviluppano delle realtà spumantistiche peculiari che hanno il pregio di godere di diverse condizioni climatiche, meno alpine, e di sviluppare contenuti molto interessanti, diremo quasi un’impronta territoriale.
Castello Bonomi possiede una catalogo di ottimi prodotti, alcuni coraggiosi per la cura produttiva, abbiamo quindi scelto questo Cru Perdu che a nostro avviso manifesta doti gustative che permettono di scoprire il territorio, ma anche più semplicemente una reale qualità del prodotto, presentandosi un po’ come biglietto da visita dell’Azienda.
– packaging: Bella veste grafica, poche cosa ma chiare e dirette, raccolte in un’etichetta elegante di fattura pregiata e caratteri in rilievo, comunicazione buona con la denominazione sufficientemente visibile, brand aziendale in evidenza che avendo il nome “Castello…” fa sempre evocare scenari ammalianti, design a forma di scudo, bello e sincero senza andare a scimmiottare la più famosa etichetta a scudo del mondo che in troppi copiano spudoratamente! Retroetichetta con indicazione del degorgement, benissimo. Continua a leggere