Vino: Isolina 2018, Bianco di Pitigliano Doc
Vitigno: Trebbiano 70%, Sauvignon 20%, Greco 10%
Produttore: Sassotondo, Sovana di Sorano (GR)
Tra le vie cave di Sorano e Sovana si allevano vigne con le radici che affondano nel tufo, è una zona spettacolare che merita di essere visitata e dove l’integrazione enoturistica è entusiasmante, lo si capisce quando si arriva a Pitigliano che vi appare in wide-screen dopo l’ultima curva della SR 74 da Orbetello, è una visione che fa capire il significato del termine ‘mozzafiato’. Il tufo è l’elemento caratteristico a cui la storia passata e più recente di questi luoghi deve tutto e anche la cantina Sassotondo possiede la sua ‘cave’ di affinamento scavata nel tufo, ma presenta anche dei vini con qualità peculiari, tra questi oggi beviamo un bianco molto rappresentativo e con una bellissima espressione (in uvaggio) del Sauvignon, vitigno che mostrando spesso delle doti aromatiche nette e talmente marcate talvolta non ci convince, mentre nell’Isolina ne esalta le doti sensoriali del vino con un ottimo equilibrio, un 2018 già in grado di performare perfettamente.
– packaging: Etichetta semplice e moderna, pulita, molto diretta e chiara nell’immagine del prodotto, piacevole, poche note nel retro ben comunicative.
– aspetto visivo: Calice di colore giallo paglierino luminoso con riflessi dorati, con archi veloci ma densi e stretti.
– aspetto olfattivo: Naso che percepisce un’intensità media, apre con agrumi di cedro candito, netto mango, papaya, pesca maturissima, dattero fresco, caco, poi, floreale di polline e ginestra, zenzero, vaniglia, pan tostato, erbaceo di erbe aromatiche, timo, poi sedano, anice, fieno. Complesso, pulito, equilibrato.
Maremma
Tutti gli articoli con tag Maremma
Vino: Pugnitello 2010 IGT Toscana
Vitigno: Pugnitello
Produttore: La Selva, Albinia – Orbetello (GR)
I vitigni autoctoni ci piacciono davvero, e più sono misconosciuti e rari più li cerchiamo. Il Pugnitello non è proprio uno anonimo, faceva parte di uvaggi di vini locali abbandonati a favore di uve più produttive, ma sta tuttavia tornando in auge con alcune interpretazioni che abbiamo sorseggiato, tutte di ottimo gradimento. Nell’estensione della bassa Maremma La Selva occupa uno spazio fisico significativo, parliamo di centinaia di ettari di agricoltura da cui viene un catalogo di vini molto ampio e di buon livello qualitativo, tra cui per l’appunto alcuni autoctoni che non ci sono sfuggiti.
– packaging: Grafica molto semplice ed estremamente diretta, dal nome-prodotto ai legami brand-territorio tutto arriva bene come fosse scandito da uno speaker, abbiamo anche le descrizioni del retro in tre lingue, esaustive in poche righe nel parlarci di questo vitigno. Nel complesso non è una veste elegante, ma è fine quanto serve e sopratutto possiede la riconoscibilità di un prodotto semplice e ben fatto.
– aspetto visivo: Colore impenetrabile, quasi nero con riflessi violacei, archi abbastanza lenti e molto fitti ma non densi. Non filtrato con residui.
– aspetto olfattivo: Profumi di intensità media o più che media con focus iniziale concentrato su terreno e fruttato, apre con arancia rossa macerata, poi ciliegia surmatura, mirtillo, caco, poco dattero e pistacchio, poco confettura di ciliegia, floreale di garofano e viola passita, cera, poco pepe nero, vago caramello, erbaceo e molto terreno, un po’ di balsamico di quercia.
Continua a leggere
Vino: Morellino di Scansano DOCG 2013
Vitigno: 85% Sangiovese, 5% di Ciliegiolo, 7% Alicante, 3% di Colorino
Produttore: Podere 414, Magliano in Toscana (GR)
– packaging: Una presentazione grafica ed estetica molto bella e ricercata, fine ed evocativa, con un’ottima resa della comunicazione che va dalla facile riconoscibilità del prodotto (414, che si vede da lontano prima ancora di avvicinarsi allo scaffale) all’individuazione della denominazione la quale porta con sé il territorio, fino alle intelligenti note di retrocopertina. Rara la cura dei dettagli grafici, da prendere ad esempio.
– aspetto visivo: Di colore rubino vivace, lascia sul calice archi interessanti, fittissimi, stretti e lenti.
– aspetto olfattivo: Naso di intensità medio alta, piacevole ed invitante, avanza con un deciso aroma fruttato di frutti neri e ciliegia, poi poca mandorla, confettura di frutti neri, floreale di glicine ed iris, miele d’acacia, spezie di pepe bianco, poco legno ma più pasticceria, corteccia e arbusto, conifera e pino. Un pochino di alcol pizzica il naso ma nel complesso è corretto e tipico.
– aspetto gustativo: Molto invitante in bocca, di bella e sinuosa beva con un accenno di alcol più moderato, acidità
Vino: Andanè VSQ
Vitigno: Alicante e Chardonnay
Produttore: Acquagiusta, Tenuta La Badiola, Castiglione della Pescaia (GR)
Guarda un po’ dove e come si va a spumantizzare… forte delle tradizione della sede franciacortina tiriamo fuori dal cilindro una magnum maremmana di metodo classico in prevalenza da uve alicante! Non porta lo stesso nome di famiglia ma l’interesse è tale da costringerci all’acquisto immediato dopo la degustazione presso la splendida Tenuta e nella relativa cantina dell’Acquagiusta.
– packaging: Grossolana la veste grafica anche nei colori, la bottiglia invece è molto bella, la pancia della magnum fa tutt’uno con il bel colore pieno.
– aspetto visivo: All’occhio è buccia di cipolla, saturo e vivo con riflessi salmone, nella rotondità della bottiglia fa una palla che attira lo sguardo.
– aspetto olfattivo: Di intensità medio alta, apre con netto agrumato di pompelmo rosa e frutti di bosco rossi, segue un caratteristico accenno di arancia rossa, delizioso peraltro, un bel tropicale di melograno e ananas, speziato fresco ma fievole di zenzero, pasticceria e crema pasticcera, caramello, fiori di pesco e fiori d’arancio, vegetale erbaceo e di radice, e altro che sembra aloe… con una buona intensità nell’espressione dei profumi e questo bouquet si insinua già ad un primo contatto.
Continua a leggere
Vino: Rocca di Frassinello 2006, IGT Maremma Toscana
Vitigno: 20% Merlot, 20% Cabernet Sauvignon, 60% Sangiovese
Produttore: Rocca di Frassinello – Gavorrano (GR)
Analizziamo uno dei prodotti di punta della spettacolare cantina di Castellare e Baron De Rothschild-Lafite, dopo l’eccellente entry-level, ed il performante medium, questo vino diventa importante anche nel prezzo e conferma l’elevata qualità dei prodotti di Gavorrano.
– packaging: Capsula rossa molto elegante, etichetta essenzialmente bella per questo tipo di vino, fine, elegante, quasi sussurrata, carta di qualità molto curata, comunicazione complessivamente riuscita ma è carente la retroetichetta
– aspetto visivo: Nel calice appare di colore rubino scuro impenetrabile, con lievi riflessi mattone leggermente aranciati, archetti fitti e lentissimi. Già così dice molto della sua sostanza.
– aspetto olfattivo: Bouquet di intensità medio bassa, rimane timido anche ben dopo l’apertura e con temperatura sostanzialmente corretta che passa dai 18° ai 20°, profumi quindi che rimangono stranamente trattenuti. Si presenta con aromi di lampone e ciliegia, maturi e sotto spirito, uva aromatica, confettura di prugna, un inebriante floreale sorretto anche dal tenore alcolico, poi un bel miele balsamico e pappa reale, pepe nero e un bel caffè tostato che ricorda i liquori al caffè, Continua a leggere
Vino: Poggio alla Guardia 2009 – IGT Maremma Toscana
Vitigno: 45% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon, 15% Sangiovese
Produttore: Rocca di Frassinello – Gavorrano (GR)
– aspetto visivo: Rubino trasparente, archetti densi e fitti.
– aspetto olfattivo: media, deciso fruttato di ciliegia note marcate di lampone, ciliegia, composta di frutta rossa, floreale di violetta.
– aspetto gustativo: la ricerca della rotondità appare subito e con precisione, a nostro avviso sovrasta il merlot con le sue note fruttate, piacevolissime, qualche secondo dopo fa il suo ingresso il cabernet, elegante, austero, leggermente erbaceo, in retrogusto il tannino, peraltro finissimo, del sangiovese. Astringenza appena accennata ed equilibrio perfetto, un gran bel lavoro verso il gusto internazionale, tale da spazzare via una serie di concorrenti più o meno del nuovo mondo, più o meno anonimi e senza spessore.
Prodotto nella straordinaria, avveniristica e imponente cantina di Rocca di Frassinello progettata da Renzo Piano, Continua a leggere
Vino: Mandrone 2007, IGT Maremma Toscana
Vitigno: 80% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot, 10% Alicante
Produttore: Lohsa, Magliano in Toscana (GR)
Particolare è l’appeal internazionale ottenuto negli ultimi tempi dai prodotti maremmani, spesso con risultati come questi che a fronte di un’ottima qualità presentano prezzi senza l’aggiunta di quel blasone stile supertuscan dei tempi che furono che purtroppo caratterizza molte altre produzione toscane sul genere.
Non da meno è apprezzabile un tratto, un filo di legame territoriale che personalizza questi vini che sfruttano molto bene sia le potenzialità di pregiati vitigni internazionali ma risultando in una chiara interpretazione dove le peculiarità territoriali sono seducenti…
– packaging: Etichetta sufficientemente bella, tradizionalista che non farà effetto ma riesce a comunicare il prodotto e il territorio, le parole Maremma (e) Toscana si trovano in corretta evidenza in modo di comunicare subito di cosa si tratta. Questa grafica non viene più utilizzata nelle ultime produzione, benchè troviamo riuscita anche quella recente, preferiamo una veste più tradizionalista, questa dunque.
– aspetto visivo: Colore rubino scuro impenetrabile e tendente al bordò, qualche residuo visibile, archi molto ampi e abbastanza veloci. Continua a leggere
Vino: Duropersico 2010 Toscana IGT
Vitigno: Verdello (localmente Duropersico)
Produttore: Cantina Di Pitigliano, Pitigliano (GR)
Lontano da tutto il sud della Maremma possiede un territorio di selvaggia bellezza, anzi dopo l’ultimo tornante Pitigliano si presenta di bellezza proprio mozzafiato. Nelle incredibile cantine scavate nel tufo si evolvono dei vini di insospettato interesse e talvolta sconosciuti, i vini quaggiù assumono il carattere un po’ coriaceo di questa infinita provincia, e molto spesso sono delle sorprese intriganti. Questa bottiglia correva il rischio di rimanere dimenticata in cantina e per noi è stata proprio una sorpresa che ci ha un po’ riportato in mezzo al tufo… I vitigni autoctoni sono le peculiarità italiana, e non finiscono di stupire.
– packaging: L’etichetta è singolare nella ricerca di un immagine che si lega al mito etrusco, non bellissima ma insomma sufficiente nel distinguersi, ci sono piaciute le pur poche informazioni riportate nel retro, diciamo che si presenta come prodotto ‘da cantina sociale’ dove gli investimenti in marketing non sono proprio all’ordine del giorno. Continua a leggere
Vino: Morellino Di Scansano DOCG 2009
Vitigno: 85% Sangiovese, 15% Ciliegiolo
Produttore: Lohsa, Magliano in Toscana (GR)
Un tipo di Morellino ricercato dal mercato, affabile ed immediato, di buona fattura, solo che eccede un attimo dalla sua natura di buon vino maremmano e tende a fare l’anglosassone. Costruito per tendere alla rotondità, tende all`elegante con un risultato dignitoso se cerchiamo di coniugare una certa territorialità e un`esigenza di mercato, d’altronde rimane ben percepibile la differenza col Sangiovese chiantigiano e questa è la peculiarità fondamentale. Prodotto nella tenuta maremmana del ‘quasi’ leader di Montepulciano Poliziano Carletti, gente che ci sa fare.
– packaging: Etichetta (oggi diversa e rinnovata) sufficientemente elaborata, grafica impostata su colori corretti e in sintonia, riporta bene la descrizione territoriale.
Continua a leggere
Vino: Le Sughere 2006 – IGT Maremma Toscana
Vitigno: 25% Merlot, 25% Cabernet Sauvignon, 50% Sangiovese
Produttore: Rocca di Frassinello – Gavorrano (GR)
– packaging: La capsula rossa dona eleganza e un certo francesismo, bella nella sua sobrietà l’etichetta a stendardo, stampata su una carta di qualità, chiara l’identificazione del prodotto e della denominazione, ma manca l’indicazione dell’uvaggio nel retro.
– aspetto visivo: Rubino intenso, scuro e lievi riflessi granati.
– aspetto olfattivo: Dopo pochi minuti sparisce un lieve sentore di legno, che lascia spazio ad una caratterizzazione di fruttosità di amarena e mirtilli, delle leggere note di prugna e marmellata di ciliegie, e la nuance continua con sviluppi accennati di pepe nero seguito da un resinoso di pigna, corteccia bagnata, pelletteria, cioccolato fondente e polvere di caffè. Un profilo olfattivo che invita alla beva.
– aspetto gustativo: Ritroviamo coerenza con l’olfatto ma anche capacità di continuare ad incuriosire, al palato è subito suadente e si presenta solido e signorile con un ottimo bilanciamento tonale ed equilibrio, astringenza controllata e tannino elegante, struttura ben sorretta dall’alcol che recita la sua parte da regista, non definibile rotondo ma solido, in bocca più caratterizzato dal sangiovese. Certo, al gusto più sangiovese che bordolese, ma sempre un biglietto da visita per il mondo intero, persistenza medio-lunga con retrogusto astringente di cacao e cioccolato. Ampissima la possibilità di abbinamenti. Un’altra stella nell’olimpo della spettacolare cantina di Rocca di Frassinello che propone una limpida gamma di prodotti internazionali non solo riuscitissimi ma anche fuori da certi schemi deja-vù. Tasting ottobre 2012.
Prezzo 18e, valutazione 8,5/10, rapporto Q/P 8/10