Vino: Torre Della Sirena 2012, IGT Terrazze Retiche di Sondrio
Vitigno: Rossola e Pignola
Produttore: Conti Sertoli Salis, Tirano (SO)
Vino che risveglia la Valle la cui fama è storicamente affermata sui rossi rocciosi ma non per questo passa via senza farsi notare anzi… prima di tutto non è un classicissimo deja-vu dei soliti chardonnay, sauvignon etc. ma una vivissima rivalutazione di vitigni indigeni e ancora più interessante si tratta di uve rosse vinificate in bianco, dove una parte trova la fermentazione ed affinamento in barrique. C’è nè abbastanza per farsi osservare insomma e a dire la verità non è la prima volta che passa sulla nostra tavola lasciandoci appagati, il risultato è molto più che positivo e se da un lato non mostra una struttura proprio solida, possiede invece un profilo sensoriale veramente convincente e singolare.
Sertoli Salis è una gran bella realtà che ha saputo incrementare la qualità e in un certo senso farsi inseguire grazie ad intelligenti intuizioni portate poi a compimento dell’enologo Introini, fatti che hanno destato da una latenza di dinamica questa lunga vallata ed oggi auguriamo alla nuova proprietà di potere centrare l’obiettivo prefisso qualche anno addietro, noi stessi abbiamo potuto costatare la qualità raggiunta degustandone tutti i prodotti delle recenti annate. Continua a leggere
Valtellina
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Vino: Corte della Meridiana 2003 – Valtellina Superiore DOCG
Vitigno: Nebbiolo Chiavennasca
Produttore: Conti Sertoli Salis, Tirano (SO)
Siamo con un produttore storico e al limite dell’areale produttivo della viticoltura eroica sugli splendidi terrazzamenti millenari valtellinesi, il prodotto è una delle migliori interpretazioni della tecnica dell’appassimento che proprio qui in Valtellina è adoperata con accortezza e metodo lontano dagli eccessi di altri celeberrimi vini ottenuti con questo sistema. In questo prodotto viene utilizzata solo una parte del mosto derivante dalla vinificazione di uve passite, donando una notevole finezza ma con aderenza territoriale molto peculiare. Ma ecco che entra in gioco il fattore ambientale con un’annata caratterizzata da temperature ben sopra la media protrattesi per molti mesi, fattore che Continua a leggere
Questa rubrica è dedicata a tutti coloro che nel weekend preferiscono stare a casa, in famiglia o in compagnia di amici, tutti quelli che amano cucinare e non rinunciano a vini e prodotti di qualità.
Antipasto: mortadella di fegato lombarda, speck igt Trentino
Primo piatto: pizzoccheri alla valtellinese
Secondo piatto: costolette di agnello e pancetta di maiale in pentola con nidi di agretti verdi
Dessert: Budino al cioccolato
Abbinamento: Corte della Meridiana 2003, Valtellina Superiore DOCG, Conti Sertoli Salis
In questa emozionanate serata a tema sulla Valtellina e su ” Rupi del Vino”, seguendo le incantevoli immagini del documentario, abbiamo iniziato collegando i due limitrofi territori in modo simbolico con un antipasto di salumi lombardo e trentino, cioè affiancando la mortadella di fegato lombarda (e non la classica bresaola di cui dobbiamo tornare a fare scorta in Valtellina) allo speck trentino. Abbiamo proseguito con il piatto tradizionale per eccellenza della Valle, i pizzoccheri, anche qui apportando delle piccole varianti e non seguendo in modo pedissequo la ricetta di Teglio,
Vino: Sfursat Carlo Negri 2005 e 2007 – Valtellina Docg
Vitigno: Nebbiolo Chiavennasca
Produttore: Nino Negri, Chiuro (SO)
– packaging: Pulito ed elegante, troppo pulito, ma comunica bene il vino e una certa serietà, molto bella la carta utilizzata.
– aspetto visivo: Il 2007 si presenta tipicamente nebbiolo, rubino spento, il 2005 è invece più scuro.
– aspetto olfattivo: Il 2005 mostra un profilo olfattivo per nulla convincente, avaro nei profumi e con una nota polverosa e di cantina a cui seguono sentori di uva e sottobosco; il 2007 va meglio e mostra un evidente profilo di frutta rossa sotto spirito, ovvero prugna e ciliegia, poi pepe nero, sottobosco boisè, fungo, e un cenno di melograno. In entrambi emerge una percezione alcolica non ben integrata.
– aspetto gustativo: Certamente il 2007 convince di più, al palato è avvolgente dove si percepisce il lavoro della vinificazione con appassimento in cassette e macerazione lunga, la persistenza è media con retrogusto di frutta rossa macerata e sentori di cantina, finale amarognolo, nell’insieme poco astringente e con un tannino dignitoso. Con il 2005 abbiamo poco da dire, deludente, polveroso e scivoloso, addirittura povero in bocca. Entrambe le annate al gusto presentano note alcoliche fuori posto e anche il 2007 risulta stancante ben prima di finire la bottiglia. Tasting novembre 2012.
Prezzo 17e, 2007: valutazione 5,5/10, rapporto Q/P 4/10; 2005 valutazione 4/10, rapporto Q/P NC