Vino: Solos Lagrein Riserva Doc 2011
Vitigno: Lagrein
Produttore: Kaltern, Caldaro (BZ)
Se pensate alla -leggerezza della vita- dei vini rossi leggeri del Sudtirol cambiate subito idea con il pezzo forte Lagrein. Grande uva da grande vino che riuscendo a moderare un pochetto il grado alcolico prende eleganza oltre a dimensione strutturale. Invidiabile l’organizzazione da queste parti, scegliendo nel catalogo Kaltern i prodotti di punta c’è molto da capire sul livello qualitativo che oggi la regione è in grado di esprimere, unica nel suo genere nella gestione vocata alla qualità delle cosidette cantine sociali, un esempio per tutti.
– packaging: La capsula con il logo ‘Sudtirol’ da un tono di appartenenza e di carattere molto ben funzionale, è comune a tutti i prodotti della zona e funziona molto bene nel comunicare il territorio. Semplice. L’etichetta è molto pulita e di grande eleganza, se non ci è piaciuta nel (mono)colore e nei pochi messaggi, è di ottima fattura ed esalta il prodotto. Poca invece la comunicazione territoriale.
– aspetto visivo: Calice che diventa scuro, impenetrabile, di altissima saturazione, appare rubino solo sull’unghia, archi lenti e abbastanza fitti.
– aspetto olfattivo: Naso di media intensità con bell’impatto di frutti di bosco e note vegetali boscose, nell’ordine ribes, mirtillo, dattero fresco,
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Alto Adige – Sud Tirol
Vino: Unterebner Pinot Grigio 2014 Alto Adige DOC
Vitigno: Pinot Grigio
Produttore: Tramin, Termeno (BZ)
L’anno di vendemmia 2014 qualche problemino lo ha dato a tutti e sopratutto a nord. Quando troviamo da questa sfortunata vendemmia dei vini di gran gusto sappiamo di essere di fronte a grandi cantine, e, per-bacco questo grauburgunder grazie ad alcuni fattori chiave, vuoi la bassa resa, la media altezza dei vitigni che può avere beneficiato di brezze positive per i ristagni di umidità, e la buona esposizione per cogliere tutto il poco-sole 2014, ed ecco che il risultato è un gran bianco da gourmet, calibrato nella sensorialità peculiare del vitigno ma riconoscibile, fluidissimo seppur di struttura. Le siddette ‘cantine sociali’ sembrano esprimersi a questi livello solo da Rovereto al Brennero… che sia anche un sinonimo di civilità superiore?
– packaging: Bottiglia molto bella, personalizzata nella forma e nel logo, etichetta pulita, fine, forse poco comunicante, anzi purtroppo perde l’immagine della territorialità ma acquista qualche punto nel raccontarsi e nell’eleganza.
– aspetto visivo: Colore giallo paglierino con riflessi verdini, archi veloci, mediamente fitti ma molto spessi.
– aspetto olfattivo: Naso suadente e di buona intensità, manifesta subito un gran carattere con un’impatto medio-alto, dove apre con aromi fruttati e puliti di albicocca, mela cotta, mela golden, papaya, poi miele di acacia, fiori di campo, poi
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Vino: Weißburgunder / Pinot Bianco 2011 Alto Adige DOC
Vitigno: Pinot Bianco
Produttore: Kellerei Kurtatsch, Kurtatsch/Cortaccia (BZ)
– packaging: etichetta teutonica e razionale, un po’ troppo razionale, insomma non lo compreresti per l’immagine.
– aspetto visivo: colore giallo paglierino molto tenue e trasparente, lievi riflessi verdolini, archetti visibili, fitti, spessi.
– aspetto olfattivo: di intensità medio bassa, il vino è appena fresco ma non ha variato il suo profilo olfattivo dall’apertura a temperature più basse. Dominano note di mela verde e floreali con una connotazione fresca e balsamica, torna un fruttato di pescanoce e banana verde, seguono note vegetali ed erbacee. Aromi freschi, puliti ‘silvestri’…
– aspetto gustativo: al palato abbiamo una buona acidità, una buona struttura, alcol già alto ma molto equilibrato, discreta la mineralità. Persistenza medio alta dove trovano spazio percezioni amarognole dell’acidità, al retrolfatto arrivano poi aromi limonini, meglio di buccia di agrume ed anice. Prodotto molto lineare e compatto, poco emotivo alla fine, ma molto, molto ben fatto. Abbinamenti ampi, che variano dagli antipasti, certi risotti, carni bianche, pesce, da evitare piatti di mare dal gusto deciso, pessimo il risultato con l’acciuga. Tasting maggio 2013.
Prezzo 7e, valutazione 7/10, rapporto Q/P 8/10
Questa rubrica è dedicata a tutti coloro che nel weekend preferiscono stare a casa, in famiglia o in compagnia di amici, tutti quelli che amano cucinare e non rinunciano a vini e prodotti di qualità.
Antipasto: mortadella di fegato lombarda, speck igt Trentino
Primo piatto: pizzoccheri alla valtellinese
Secondo piatto: costolette di agnello e pancetta di maiale in pentola con nidi di agretti verdi
Dessert: Budino al cioccolato
Abbinamento: Corte della Meridiana 2003, Valtellina Superiore DOCG, Conti Sertoli Salis
In questa emozionanate serata a tema sulla Valtellina e su ” Rupi del Vino”, seguendo le incantevoli immagini del documentario, abbiamo iniziato collegando i due limitrofi territori in modo simbolico con un antipasto di salumi lombardo e trentino, cioè affiancando la mortadella di fegato lombarda (e non la classica bresaola di cui dobbiamo tornare a fare scorta in Valtellina) allo speck trentino. Abbiamo proseguito con il piatto tradizionale per eccellenza della Valle, i pizzoccheri, anche qui apportando delle piccole varianti e non seguendo in modo pedissequo la ricetta di Teglio,
Vino: Römigberg 2011 – Kalterersee Classico DOC
Vitigno: Schiava
Produttore: Alois Lageder, Margreid (BZ)
Occorre assolutamente considerare che il prodotto arriva da agricoltura biodinamica, in questo caso certificata Demeter, e questo spiega tutto sulla presenza sopratutto all’olfatto di sentori inusuali e forse non gradevoli al consumatore impreparato. Onestamente a noi il risultato non è piaciuto ed è stato anche condizionato da una temperatura di servizio troppo alta che ne ha influenzato il quadro cromatico togliendo freschezza al gusto e aumentando la percezione di taluni aromi. Tasting dicembre 2012. Continua a leggere
Vino: Pinot Nero 2007 – Alto Adige DOC
Vitigno: Pinot Nero
Produttore: Rottensteiner Brunnenhof, Egna-Mazzon (BZ)
– packaging: Etichetta a dir poco anonima, sembra una prova dei caratteri per videoscrittura, comunque riporta correttamente tutte le informazioni utili.
– aspetto visivo: Rubino senza riflessi con lieve trasparenza, archetti pesanti anzi molte lacrime.
– aspetto olfattivo: Intensità al naso nella media, apre con un deciso fruttato di lampone sorretto da un livello di alcol un poco troppo avanti sul piano focale, poi ribes ancora ben presente, e mirtilli, seguono uva aromatica, pepe nero, erbe di montagna che direi genziana, fungo, corteccia, note di pelliccia e carne cruda.
– aspetto gustativo: In bocca pieno, di corpo medio e buona struttura, pastoso quasi masticabile con eleganza snob e tannino fine, poca percezione sferica appare più cha altro moderatamente concentrato, senza astringenza con una punta acida bilanciata dall’alcol. Al retrolfatto ritroviamo il fruttato di bosco ma meno protagonista, mentre emerge un balsamico di eucalipto e liquirizia, via via con pigne verdi, cumino. Persustenza medio bassa con allungo speziato e balsamico.
– commento: un signore in loden, freddo come i suoi inverni e razionalmente pangermanico, in bocca molto più riuscito, sicuramente un prodotto ben concepito ma troppo schematico e scontato, troppo alcolico e non del tutto facile nell’abbinamento, schizzinoso come un Pinot Nero senza tutte le doti del Pinot Nero. Tasting dicembre 2012
Prezzo 14e, valutazione 6,5/10, rapporto Q/P 6/10
Vino: Select Art Gewürztraminer 2005 – Alto Adige DOC
Vitigno: Gewürztraminer
Produttore: Kellerei Girlan, Girlan (BZ)
– aspetto visivo: Bellissimo colore giallo con riflessi dorati, bellissimi ed ampi gli archi che denotano il tenore alcoolico.
– aspetto olfattivo: Abbiamo un bouquet che sorprende con un immediato aromatico e una interessante complessità con note di salvia e rosmarino, pescanoce, frutta gialla in generale, e frutta secca. Intrigante.
– aspetto gustativo: In bocca glicerico, grasso e giustamente alcolico con un bellissimo bilanciamento tra aromatico ed acido, fresco allo stesso tempo, chiude con un finale lungo e persistente con terziari di erbe di montagna e liquirizia. Un vino a dir poco sorprendente, di grande soddisfazione e valore, adatto ad abbinamenti non facili che possono andare dal pesce ai formaggi, così come per una lunga meditazione sui piaceri della vita. Degustato a più di sei anni dalla vendemmia colpisce per l’impatto armonico e la freschezza, l’evoluzione degli anni ha regalato un pregevole sviluppo del bouquet, ma ancora sottolineamo la freschezza e il bilanciamento tonale sia nell’olfatto che nel palato. Un campione. Degustazione febbraio 2012.
Prezzo 18e, valutazione 9/10, rapporto Q/P 8/10