Vino: Sopra 2012 Montescudaio Doc
Vitigno: Sangiovese
Produttore: Colline di Sopra, Montescudaio (PI)
Il ‘tipo’ sangiovese sta definitivamente emergendo in questa denominazione al tempo troppo dedita ai vitigni internazionali, e da alcuni anni assistiamo a vini del ‘tipo’ non solo ben fatti ma che riescono ad esprimere quel gusto godurioso che solo il vitigno in questione sa avere. Colline di Sopra è una delle più giovani aziende della zona, adagiata sulla collina dietro più che sopra a Montescudaio ha diversi ettari esposti a nord-nord ovest e ben ventilati oltrechè appagati su un bel panorama della Val Di Cecina, questo potrebbe avere giocato un buon ruolo nell’ottenere vini che giocano qualche punto in più di finezza ed eleganza, senza strafare col legno. Questo Sopra è il prodotto di punta che riesce a cogliere l’obiettivo con risultati di ottimo livello, non dimentichiamo che la vicinanza di Bolgheri e qualche altro blasonato wine-maker porta in alto la competizione, e qui forse con troppa timidezza si propone un gran sangiovese!
– packaging: Più diretto di così… non ci convince la stile che accomuna i prodotti della Cantina, c’è una ragione nel non volere avere troppi richiamo ed inventarsi le solite cose per un’azienda nuova che non ha ancora una storia da raccontare, ma suvvia comunichiamo, comunichiamo… l’etichetta è la faccia con cui si presenta il vino.
– aspetto visivo: Calice di colore rubino molto scuro e saturo, archi spessi e veloci.
– aspetto olfattivo: Impianto olfattivo di intensità quasi medio alta, inebria con bouquet di frutti rossi e neri macerati e mitigati da un vago apporto del legno, troviamo quindi ciliegia e prugna, mora e confettura di frutti di bosco, dattero, floreale
Continua a leggere
Montescudaio DOC
Tutti gli articoli con tag Montescudaio DOC
Vino: Macchion Del Lupo 2009 Montescudaio DOC
Vitigno: Cabernet Sauvignon
Produttore: Marchesi Ginori Lisci, Ponteginori (PI)
Rieccoci alle prese con questo ottimo Cabernet già degustato [2006] in diverse annate e sempre degno di nota. Se si conosce la zona da dove proviene si rischia di rimanerne influenzati dalla bellezza, ma stando coi piedi per terra dobbiamo rimanerne ancora più che soddisfatti, la capacità di questo vino di esprimere contemporaneamente il carattere del vitigno e del territorio è affascinante. Non si tratta di un prodotto banale di facile beva, ne si tratta di un vitigno di facile risultato, perlomeno sarebbe facilissimo farlo assomigliare ai tanti e troppi buoni Cabernet tanto fruttati quanto senza carattere, ed è qui che sa esprimere un potenziale parecchio intrigante.
– packaging: Veste molto bella fin dalla capsula, etichetta fine e molto elegante, espressiva e rustica con buona qualità della carta che ne esalta i fini dettagli di stampa. Indicazioni sufficienti del retro.
– aspetto visivo: Nel calice è rubino scuro con alta saturazione colore, archi impressionanti, pesanti, fitti, lenti. Uno spettacolo.
– aspetto olfattivo: L’impianto olfattivo è di intensità medio-alta dove sovrastano gli aromi di frutta rossa ed erbaceo, focus nel dettaglio su ciliegia matura e canditi, ribes, confettura di arancia rossa e di ciliegia, frutta cotta, nocciola, cera, speziato netto di pepe nero e vaga tostatura del legno,
Continua a leggere
Vino: Castello Ginori 2008, Montescudaio Doc
Vitigno: Merlot e Cabernet
Produttore: Marchesi Ginori Lisci – Ponteginori (PI)
La Toscana ha il pregio di preservare luoghi idilliaci che costituiscono l’autentica essenza del genius loci che ci aspettiamo, e il borgo di Querceto rappresenta perfettamente questo quadro della Toscana dei tesori rurali, un luogo di vero lusso essenziale ed intimo. I vini dei Marchesi Ginori Lisci, ‘sovrani in questo borgo’, sono per noi una affermata conoscenza, vini spesso di alta qualità ma senza una direzione dove il Castello Ginori è il prodotto di punta, vino di ampia soddisfazione godereccia che appunto ha cambiato spesso direzione addirittura da IGT a Doc, fino a questa versione Montescudaio Doc, risultato ordunque non solo notevole ma sorprendente. Sorprende che da una verticale delle ultime annata avevamo trovato il 2008 meno convincente, e poi nella calma di casa abbiamo scoperto che si, sarà l’annata meno convincente a confronto con 2010 e 2009, ma giocando da solo e bene abbinato si è rivelato un vino di classe non comune. Attendiamo con ansia le degustazioni degli altri vintage che meritano un più lungo affinamento. L’attesa sarà impaziente, Il vino ha fascino proprio per queste sfide, per insegnarti che il risultato di oggi è frutto del lavoro e dell’impegno passato.
– packaging: Non sappiamo se per caso o per strategia ma l’etichetta è comunque perfetta, veste la bottiglia come un’abito di Armani fa con una bella donna! Siluette ad anfora, etichetta a scudo, capsula nera, insieme molto elegante su cui incide benissimo la grafica dell’etichetta, composta, leggibile, molto fine, colori tenui ben scelti con alcuni caratteri in rilievo, ma la carta è di mediocre qualità che si rovina facilmente. Abbastanza buone le note di retro, descrittive e comunicative, ci parlano delle uve, del territorio… e si parla di Maremma ma avremo qualche dubbio in merito… scrivere che siamo in ‘Alta Maremma’ sembra di inseguire un identità più famosa e non ci piace, perché qui siamo nella splendida Val di Cecina, uno dei territori più belli della regione e dei più intatti. Continua a leggere
Vino: Campordigno 2006, Montescudaio DOC
Vitigno: Merlot 85%, Sangiovese 15%
Produttore: Marchesi Ginori Lisci – Ponteginori (PI)
Questo vino appartiene alla denominazione pisana di Montescudaio, zona di eccellente bellezza paesaggistica, ed è prodotto nella cantina all’interno di uno dei borghi più caratteristici e belli dell’intera Toscana: Querceto. Qui la famiglia Ginori-Lisci ha una residenza storica e le cantine appunto distribuite nei palazzi medievali, intorno una vastissima foresta e a pochi kilometri dal mare. I vini prodotti hanno tutti delle ottime caratteristiche ed ognuno ha la propria espressione che lo caratterizza, li abbiamo potuti apprezzare per il genuino rapporto con il territorio, il buon livello tecnico ed il profilo sensoriale sostanzialmente corretto, dal rosato al più modaiolo bordolese, compreso questo Merlot con richiamo territoriale grazie ad una piccola aggiunta di Sangiovese. Il risultato pur senza sospetti è poi limitato da una beva che diventa difficile dopo un paio di bicchieri e da un sostenuto livello alcolico che comunque non aiuta nell’abbinamento.
– packaging: L’etichetta di questo vino è particolarmente bella ed attraente, molto elegante e distintiva, ottima scelta dei colori, dei caratteri, della grafica, bel lavoro di rappresentazione del prodotto. La retro etichetta è completa con le informazioni sul vino, l’uvaggio, la denominazione. Continua a leggere
Vino: Casalvecchio 2006 – IGT Toscana
Vitigno: Cabernet Sauvignon
Produttore: Pagani De Marchi – Casale Marittimo (PI)
– aspetto visivo: Colore rubino intenso, l’uso di un decanter monodose evidenzia la presenza di particelle in sospensione, probabilmente il prodotto non è filtrato.
– aspetto olfattivo: Al naso esprime note marcate di prugna e ciliegia, con aromi di foglia di tabacco e lievi sentori erbacei di verdura dell’orto.
– aspetto gustativo: Al palato è pieno, caldo, corposo e strutturato (alcol al 14,5%), ben astringente sul finale, tannino fine ed elegante dovuto ad un sapiente uso del legno che non soverchia le caratteristiche del vitigno. Buona persistenza. Consumato a quasi 6 anni dalla vendemmia, appare pronto e sarà capace ancora di un lungo periodo di affinamento, vino che ha saputo dare un’immagine di potenza ed eleganza staccandosi dalla moltitudine di cabernet banali o che comunque non rendono le notevoli caratteristiche che questo grande vitigno è capace di dare. Un ottimo cabernet in grado di competere con analoghi prodotti internazionali, a cui non si chiede una coerenza territoriale, l’azienda si caratterizza infatti per i prodotti tendenti ad un mercato di qualità internazionale, annoverandosi tra i migliori produttori dell’area di Montescudaio, o se preferite Costa Toscana. L’abbinamento scelto ed azzeccato è andato da tajarin burro e tartufo nero, a carne di cinghiale.
Prezzo 20e, valutazione 8/10, rapporto Q/P 7,5/10
Vino: Macchion Del Lupo 2006 – Montescudaio DOC
Vitigno: Cabernet Sauvignon con piccola percentuale di Sangiovese
Produttore: Marchesi Ginori Lisci – Ponteginori (PI)
– aspetto visivo: Si presenta con colore molto scuro ed impenetrabile, rimangono evidenti tracce di residui di fermentazione. Molto bene.
– aspetto olfattivo: Al naso un Cabernet particolare… sentori di melanzane e spinaci lessati con un frutto piuttosto in secondo piano, interessante…
– aspetto gustativo: In bocca è peculiare, acidità un poco in avanti, bella ruvidità probabilmente dal sangiovese, un po’ spigoloso, un po’ serioso e un po’ abbottonato, ma bello! Come bello è il retrogusto di frutta acerba, ciliegia, pescanoce. Un cabernet fuori dalla mischia e dalle tendenze del momento, con una sua personalità non facile, non alla moda, perciò interessante. Prodotto nello splendido borgo di Querceto, questa vendemmia 2006 consumata a 5 anni di distanza sembra ancora in affinamento. Tasting agosto 2011.
Prezzo 8e, valutazione 7,5/10, rapporto Q/P 8,5/10
Vino: Montescudaio Rosso 2005 DOC
Vitigno: 85 % Cabernet Franc, 10 % Merlot, 5% Petit Verdot
Produttore: Podere La Regola, Riparbella (PI)
– aspetto visivo: rosso rubino intenso
– aspetto olfattivo: frutti rossi, ciliegia e una timida violetta
– aspetto gustativo: al palato si manifesta la ricerca di una rotondità espressa dal potenziale caratteristico dei vitigni utilizzati nel blend, abbiamo apprezzato il vigore alcolico ben integrato in una struttura di buon corpo, bel tannino e giusta astringenza. Il retrogusto è coerente con gli aromi di frutta rossa, ben sorretti dall’austerità del cabernet franc in questo caso, che manifesta dei tratti erbacei mediamente percepibili con un sottofondo amarognolo. Non mostra particolari complessità mentre debole è risultata la persistenza, e, tutto sommato non facile l’abbinamento: con pasta al sugo di fegatini non si dimostra all’altezza, ha poi ceduto con tartine di patè di fegato, salumi iberici, agnello, dove è rimasta la nota alcoolica a recitare da solista. Degustazione 02/2012, un buon internazionale insomma ma con prezzo non proprio allineato alla prestazione.
Prezzo 25e, valutazione 7/10, rapporto Q/P 5,5/10