Vino: Mandrone 2007, IGT Maremma Toscana
Vitigno: 80% Cabernet Sauvignon, 10% Petit Verdot, 10% Alicante
Produttore: Lohsa, Magliano in Toscana (GR)
Particolare è l’appeal internazionale ottenuto negli ultimi tempi dai prodotti maremmani, spesso con risultati come questi che a fronte di un’ottima qualità presentano prezzi senza l’aggiunta di quel blasone stile supertuscan dei tempi che furono che purtroppo caratterizza molte altre produzione toscane sul genere.
Non da meno è apprezzabile un tratto, un filo di legame territoriale che personalizza questi vini che sfruttano molto bene sia le potenzialità di pregiati vitigni internazionali ma risultando in una chiara interpretazione dove le peculiarità territoriali sono seducenti…
– packaging: Etichetta sufficientemente bella, tradizionalista che non farà effetto ma riesce a comunicare il prodotto e il territorio, le parole Maremma (e) Toscana si trovano in corretta evidenza in modo di comunicare subito di cosa si tratta. Questa grafica non viene più utilizzata nelle ultime produzione, benchè troviamo riuscita anche quella recente, preferiamo una veste più tradizionalista, questa dunque.
– aspetto visivo: Colore rubino scuro impenetrabile e tendente al bordò, qualche residuo visibile, archi molto ampi e abbastanza veloci. Continua a leggere
Poliziano
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Vino: Morellino Di Scansano DOCG 2009
Vitigno: 85% Sangiovese, 15% Ciliegiolo
Produttore: Lohsa, Magliano in Toscana (GR)
Un tipo di Morellino ricercato dal mercato, affabile ed immediato, di buona fattura, solo che eccede un attimo dalla sua natura di buon vino maremmano e tende a fare l’anglosassone. Costruito per tendere alla rotondità, tende all`elegante con un risultato dignitoso se cerchiamo di coniugare una certa territorialità e un`esigenza di mercato, d’altronde rimane ben percepibile la differenza col Sangiovese chiantigiano e questa è la peculiarità fondamentale. Prodotto nella tenuta maremmana del ‘quasi’ leader di Montepulciano Poliziano Carletti, gente che ci sa fare.
– packaging: Etichetta (oggi diversa e rinnovata) sufficientemente elaborata, grafica impostata su colori corretti e in sintonia, riporta bene la descrizione territoriale.
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Vino: Vino Nobile Di Montepulciano 2007 DOCG
Vitigno: 85% Prugnolo Gentile – 15% Colorino, Canaiolo e Merlot
Produttore: Poliziano, Montepulciano Stazione (SI)
– packaging: Etichetta nera, seriosa, un po’ retrò, ottima grafica, luce al punto giusto, scelta dei caratteri azzeccata. Trasmette immagine di cosa seria ed elegante. Purtroppo abbiamo poche informazioni anche dalla retroetichetta e un maggiore accento al territorio non avrebbe guastato.
– aspetto visivo: Rubino scuro mediamente trasparente, presenta numerosi archetti che scendono lenti, stretti e glicerici. Presenza di particelle di residuo a fine bottiglia correttamente trattenuta dalla spalla della bordolese.
– aspetto olfattivo: Intensità media, emerge sopratutto il tono fruttato di prugna macerata, poi mora, floreale di violetta, in seguito arriva lo speziato di pepe bianco e cannella, in fondissimo tostato del legno ma solo gli apporti nobili e non quelli insolenti della barricazione, ancora troviamo nocciolo di oliva, un avvertibile sottobosco di muschio e corteccia, e chiude con cuoio. Buona complessità, equilibrio e territorialità.
– aspetto gustativo: Nel palato è appagante e territoriale, corposo, caldo, con ottima struttura ed acidità corretta e considerando il grado alcolico elevato possiede un grande equilibrio. Palato al contempo fresco e deciso di buon corpo e astringenza caratteristica, persistenza media, aromi sul retrolfatto più erbacei e nervosi, seguiti da cioccolato fondente e polvere di caffè e ritorni di nocciolo di oliva, rimane l’allungo astringente.
-commento: Questo grande Nobile ha virato le proprie note sensoriali con una buona areazione come tipico dei sangiovese di Toscana, divenendo leggermente meno astringente e bilanciando la cromaticità gustativa soprattutto al palato. Non è un vino facile perciò è vero e sincero con la portanza e statura dei grandi vini di più alto prezzo, impressiona per la capacità di domare il grado alcolico ottenendo un perfetto equilibrio, considerando freschezza ed acidità e la presenza di numerosi terziari tuttora vibranti, il prodotto potrebbe avere ancora un lungo invecchiamento e dare grandi soddisfazioni. L’espressione territoriale c’è tutta, esaltando la capacità del Prugnolo Gentile di dare grandi vini proprio in quell’areale che con prodotti come questi compete e si distingue con l’ingombrante vicino ilcinese. L’abbinamento con le carni è un ‘vincere facile’, abbiamo provato con del foiè gras e pur coprendone pienamente il sapore si capisce che non è il cibo della sua terra, non li piacciono i francesi anche se ci immaginiamo che vini come questo oltreconfine li bevano di nascosto senza ammetterlo… Tasting gennaio 2013
Prezzo 20e, valutazione 8,5/10, rapporto Q/P 8,5/10