Vino: Cellarius 2007 Pas Dosé Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 80% e Pinot Nero 20%
Produttore: Guido Berlucchi, Corte Franca (BS)
– packaging: Molto buono il lavoro di immagine, dalla capsula all’etichetta, questa elegantemente sdoppiata ad indicare separatamente il prodotto ed il company brand, senza oscurare l’altro importante brand – Franciacorta – tutto in scala di lettura di chiara visibilità. Intelligentemente bello e con la veste arricchita dalla firma del Fondatore, a guardarlo bene tutto sommato semplice e finalmente con una retroetichetta che racconta qualcosa di consistente sul vino, l’azienda ed il territorio.
– aspetto visivo: Colore giallo paglierino molto chiaro, perlage molto vivo e spumeggiante fino in fondo.
– aspetto olfattivo: Profumi trattenuti di intensità medio bassa, si presenta con note citrine di lime e, crosta di pane e lievito, segue fruttato di pesca noce acerba, fiori di campo e un tono vegetale secco. Note pulite, bouquet non complesso.
– aspetto gustativo: Molto spumeggiante e sapido nel palato, di acidità media-medio bassa e buona struttura, dimensione masticabile, Continua a leggere
Franciacorta
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Vino: Blanc de Blancs Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 100%
Produttore: Cavalleri, Erbusco (BS)
Si fa notare per il suo splendore dorato una volta scartata la bottiglia dall’utilissima carta protettiva anti-uv, è decisamente un’affare bellissimo da guardare con l’umidità che inizia a condensare e fare mille bolle sulla superficie sembra ancora più bello. In questa categoria quanto sia importante il visual marketing non lo hanno ancora capito tutti, questo è davvero incredibile, un prodotto del genere che venga da quella famosa regione d’oltralpe o comunque contenga un festaiolo quantitativo di bollicine deve obbligatoriamente manifestare solo nel packaging un messaggio felice e sereno di un momento importante, eppure di design improbabili o scontati se ne vedono anche fin troppi. Cavalleri quindi come sinonimo di qualità nella continuità della filosofia aziendale, quasi un Franciacorta nel Franciacorta, un brand affermato nonostante i numeri non altissimi, ma appunto per continuità di qualità e filosofia produttiva. Creatori di vino che evidentemente dimostrano di conoscere il valore della presentazione del prodotto.
– packaging: capsula doratamente elegante, singolare la scelta del vetro trasparente che mette bene in rilievo il colore prezioso del vino, colore che si intona perfettamente con la veste grafica dell’etichetta, Continua a leggere
Vino: Grand Cuveé Pas Operé 2006, Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 2/3, Pinot Nero 1/3
Produttore: Bellavista, Erbusco (BS)
Maison di grande, solida, anzi cementata, tradizione famigliare, senza dubbio uno dei leader di prodotto franciacortini, nel tempo abbiamo colto tra le diverse degustazioni spumanti di grande presa e fascino, ricordiamo sicuramente uno dei migliori Satén in circolazione, e recentemente decidiamo di provare questo ‘non dosato’ che si colloca già nella fascia medio alta. Vinificazione ovviamente metodo classico, a dosaggio zero senza liqueur, una creazione che troviamo studiata alla perfezione e proprio questa ne costituisce il suo limite. Risultato assicurato, difetti zero, ma senza raggiungere quel goloso piacere di beva di molti MC e Franciacorta in particolare.
– packaging: bottiglia bellissima, riconoscibile, etichetta che nella sua semplicità possiede una cura artistica del particolare. Eleganza minimal regale. Stupenda.
– aspetto visivo: il colore è paglierino tenue con riflessi verdolini, perlage con sorgente costante e vivace, bollicina fine, finissima, si esprime con una sorgente che compone un’immagine di grande finezza.
– aspetto olfattivo: l’impianto olfattivo esprime un’intensità medio bassa, composto soprattutto su note vegetali, delicatamente citrine e di crosta di pane, approfondendo, troviamo l’agrumato di arancia, poi uva aromatica, Continua a leggere
Vino: Franciacorta Rosè 2007
Vitigno: Pinot Nero
Produttore: Derbusco Cives, Erbusco (BS)
Terra in evoluzione questa bella zona campagnola lombarda, evoluzione che in questi ultimi anni ha migliorato in modo del tutto evidente la qualità dei prodotti, con un raro mix di passione ed imprenditorialità. Questo è uno degli ultimi produttori arrivati, in realtà diremo meglio uno degli ultimi brand poiché si tratta di persone già abili al mestiere che sviluppano un progetto nuovo, che a noi è sembrato sensato a cominciare dalla bella cantina/esposizione nuovissima, dal branding, fino e soprattutto ad una buona qualità dei prodotti che abbiamo di recente degustato tutti. Interessantissimo il Brut base, ma abbiamo poi optato per la degustazione del Rosè, tipologia intrigante che mai sembra passare di moda, molto valido il livello qualitativo e non crediamo facile gestire uva pinot nero in purezza, vediamolo.
– packaging: la bottiglia personalizzata è la peculiarietà del prodotto ed è veramente molto bella, capace di presentarsi e distinguersi, di rendersi preziosa, bella scelta insomma, ma non ci piace l’etichetta che ci sempra non all’altezza della bella bottiglia e troppo semplicistica. La retroetichetta da utili informazioni sui tempi di tiraggio e sboccatura, ma manca l’indicazione dei vitigni, un po’ povera insomma. Continua a leggere
Vino: Pas Dosé Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay 60%, Pinot nero 40%
Produttore: Vigne Note, Timoline di Corte Franca (BS)
Da un produttore relativamente recente nel frizzante panorama franciacortino abbiamo scoperto una insospettata abilità, e tra i classici prodotti proposti abbiamo subito e senza esitazioni scelto di degustare il non-dosato, versione che negli ultimi tempi gode a ragione di un certo successo. Prodotto quindi non facilissimo nella valutazione dovendo confrontarsi con svariati altri vini del genere, e molti di alta qualità, ma che abbiamo trovato particolarmente ben riuscito, forse con l’unica imperfezione di essere troppo ‘dritto’ alla francese, quindi più una particolarità che un difetto. Un Pas Dosé di caratteristiche singolari, per nulla tendente all’estremo secco e addirittura ingentilito, ma con una struttura davvero robusta. Negli ultimi anni la qualità franciacortina ha acquistato molti punti, sia dai produttori affermati che da alcuni new-comers, d’altronde non è l’originalità che gioca un ruolo determinante in questi prodotti ma proprio l’alta qualità. La Franciacorta continua a distinguersi nel panorama vitivinicolo perché è soprattutto un esempio di imprenditorialità vincente. Continua a leggere
Vino: Rosi Delle Margherite, Franciacorta DOCG
Vitigno: Pinot Nero
Produttore: Le Cantorie, Gussago (BS)
Spettacolare cantina incastonata sul versante di una collina con lo sguardo verso sud che spazia sulla pianura da Brescia fino al Castello di Gussago e che domina i vigneti in bella mostra, da visitare. Franciacorta dunque ancora su ottimi livelli, questo metodo classico rosato pur non elevandosi a campione ha soddisfatto pienamente la nostra prova di degustazione nello spazio di una cena, ci è piaciuta l’ottima capacità di diventare un perfetto partner con alcuni piatti di pesce, poi, forse ancora non abbiamo trovato tutti valori della forza del Pinot Nero.
– packaging: Molto essenziale nell’etichetta che può essere migliorata, anche il nome non ci è piaciuto, tuttavia il vetro chiaro mette in risalto il bellissimo colore rosato e così il prodotto si presenta da solo. Comunicatività piuttosto scarna, sappiamo che il nome Franciacorta non ha bisogno di presentazioni, ma qualche informazione in più è necessaria, soprattutto sulle uve utilizzate.
– aspetto sonoro: Il perlage in superficie manda un lieve ma percettibile flusso di briosità che diventa una nota continua di infinito e lievissimo scoppiettare, molto rilassante.
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Franciacorta, Oltrepo’, ed oltre… Evento ONAV 29 giugno 2013, Palace Grand Hotel Varese
Questo Grand Hotel è un’opera d’arte e merita una visita al di là dell’evento che ci ha portati qui. Nascosto da un parco secolare in centro città, si arriva alla sommità attraverso un viale di quasi un km con l’edificio liberty che spunta seminascosto tra gli alberi, presentandosi come una cartolina a colori di inizio secolo! E’ un capolavoro del liberty datato 1911 mantenuto perfettamente che sembra fatto ieri ed in grado di evocare atmosfere e fasti d’altri tempi, l’esterno è bellissimo, l’interno è un’immersione nella Belle-Epoqué con la scalinata di ben cinque piani che gira su sé stessa e che da sola è un capolavoro. Perdonate l’introduzione off-topic ma siamo rimasti rapiti da questo posto che non ci potevamo immaginare così suggestivo…
Bene, l’evento organizzato dalla sede Onav locale consisteva per lo più in una presentazione di vini delle Doc Franciacorta e Oltrepo’ con qualcosa in più, quindi oltre gli affermatissimi spumanti le degustazioni sono state allargate alle altre tipologie a bacca rossa e bianca presenti in queste stesse Doc, ed oltre ad alcuni produttori più lontani che hanno collaborato ad innalzare la qualità della degustazione.
Un primo commento è che la serata ha contribuito a rinsaldare la nostra opinione sull’areale dell’Oltrepo’ che non abbiamo mai apprezzato fino in fondo, ebbene alcuni vini veramente intelligenti e ben fatti ci hanno dimostrato l’ottimo livello che si può raggiungere anche in questa zona, forse troppo vocata alla quantità piuttosto che… Dalla Franciacorta invece solo conferme, crediamo di avere provato negli anni la maggior parte dei vini dei produttori iscritti al consorzio (con un certo impegno, sono circa 70…) e la qualità è sempre risultata indiscutibile, piuttosto abbiamo osservato nel tempo una tendenza all’omologazione con Satén sempre buonissimi ma impersonali, Rosè sempre gradevoli ma troppo ‘graziosi’ e poco robusti, ed invece abbiamo notato proprio in questa degustazione qualche spunto che dimostra tendenze verso prodotti più maturi, coraggiosi e personali. Vediamo qualche dettaglio:
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Vino: Satén Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay
Produttore: Bersi Serlini, Provaglio d’Iseo (BS)
– packaging: La gabbietta di metallo di filo bordò è molto fine, l’etichetta elaborata è molto elegante ed armonica, con dei richiami estetici champagnigni che non guastano, nel complesso bella ed elegante, adatta alla statura che un vino spumante metodo classico dovrebbe trasmettere. Ma non capiamo il significato del nome che si è voluto per questo vino: “Collection Terroir Bersi-Serlini”, una parola inglese, una francese, poi il nome aziendale, ci sembra di dubbio significato e con attrattiva funzionale forse sul consumatore occasionale ma che rischia di banalizzare il prodotto, oltre che i richiami linguistici francesizzanti su un metodo-classico sono di fatto un riconoscimento occulto ai principali competitors.
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Vino: Brut Franciacorta DOCG
Vitigno: Chardonnay (80%), Pinot Nero (10%), Pinot Bianco (10%)
Produttore: Contadi Castaldi, Adro (BS)
Prodotto tecnologico che comprova la perfetta replicabilità del – metodo classico – dove il terroir lo consente, lo diciamo poiché sono prodotti come questi che dimostrano e permettono il successo del ‘sistema’ Franciacorta. Nell’abbinamento mostra la statura del grado brut, grazie a struttura ed acidità è possibile affiancarlo a delicati patè (o decisi foiè gras…), va a nozze con piatti di pesce di mare, primi o secondi non lo mettono in crisi facilmente. La lettura della scheda tecnica ci fa supporre che questo prodotto provenga da uve lavorate nelle annate 2006-2007, resa nel tempo quindi del tutto a posto senza minimi accenni di cedimenti, sicuramente nel confronto con i blockbuster della GDO abbiamo con pochi euro in più un prodotto di qualità ben superiore. Tasting febbraio 2013.
Vino: Balenc 2006 – IGT Sebino Rosso
Vitigno: Merlot 60%, Cabernet Souvignon 30%, Cabernet Franc 10%
Produttore: Le Cantorie, Gussago (BS)
– packaging: Molto valida la scelta di una bottiglia particolare, elegante nell’insieme della veste estetica con la capsula rossa, lo stemma aziendale in rilievo e l’etichetta minimalista.
– aspetto visivo: Rubino carico scuro senza riflessi
– aspetto olfattivo: Si presenta con le note discretedel legno vanigliato e tostato, poi più piacevole con sentori di violetta e rosa, frutta rossa macerata, quindi fragola e ribes, cera, vegetale di bosco con corteccia, eucalipto e fungo, uvetta nel terziario. Profilo olfattivo interessante e più aderente al merlot.
– aspetto gustativo: Nel palato tornano i cabernet, apre con la nota alcolica presente con un picco evidente un poco fuori posto ma non fastidioso, l’acidità invece gioca il suo ruolo donando freschezza dove ha mantenuto bene l’evoluzione di 6 anni, finale con terziari di frutta rossa acerba, ciliegia e nocciolo di ciliegia e un ricordo di erbaceo, persistenza media. Caldo ma con qualche spigolo, strutturato ma non proprio equilibrato, asciutto in bocca e un poco anonimo, tannino presente ed elegante, poco astringente. Il classico taglio bordolese proposto nella più vocata area spumantistica , con coraggio se vogliamo ma anche con obiettivi chiari, ordinato ed aderente al gusto di un certo mercato, prodotto ben fatto con la debolezza (peraltro di molti simili prodotti) di dissolvere il suo appeal a metà bottiglia forse per l’uso della barrique non invadente ma omologato.
Prezzo 12e, valutazione 6/10, rapporto Q/P 5,5/10