Vino: Patriglione 2007 – IGT Salento
Vitigno: Negroamaro
Produttore: Cosimo Taurino, Guagnano (LE)
Di bottiglie così bisogna sempre averne due, questa, dopo 12 anni dalla vendemmia e 4 anni nella nostra cantina a temperatura controllata ha restituito un vino che descrive precisamente il suo vintage ed esalta il vitigno senza un accenno di sfocatura, chissà dove arriverebbe “l’altra bottiglia” a venti o passa anni. Vendemmia tardiva, grappoli lasciati appassire sulle piante senza esagerare con gli zuccheri, età di impianto di circa 80 anni, i numeri che stanno alla nascita del Patriglione, un vino che segna un riferimento del negroamaro, vitigno interpretato solo in Salento ma forse già troppo dejavù, e che qui trova una delle sue espressioni più ammirevoli. Raro coniugare questa statura e potenza con una bevibilità ed eleganza così perfette, e non ultimo, vino vero che nonostante la percentuale in alcol non ci ha minimamente scomposti a fine bottiglia, fine arrivata troppo presto.
– packaging: Questa etichetta si perde tra colori monotoni, contrasti piatti e caratteri dorati vecchiotti, ma tornano molto utili le note di retro, capaci di raccontare e consigliare questo vino.
– aspetto visivo: Calice di colore rubino scuro con riflessi granato e quasi aranciati, di buona ma non totale saturazione, produce sul cristallo Riedel degli archi bellissimi, lenti, fitti, equidistanti e molto spessi. Fermatevi un secondo ad osservarli.
– aspetto olfattivo: Naso impattato ma del tutto felice di annegare in questo nettare, di livello medio alto quasi alto, apre con note di arancia rossa surmatura, mirtillo e mora stramaturi, e via via caco, melograno, dattero, fico, bouquet fruttato sempre bello maturo, poi mandorla, ancora tanta confettura di frutti di bosco, frutta cotta, tanto mirto, lieve floreale appassito di garofano e viole, chiodo di garofano, un nonnulla di cannella, vaniglia, pan tostato, legno di ulivo, eucalipto. Naso inebriato ma non saturato, olfatto in equilibrio, bellissima presentazione.