Vino: Cagnulari 2010, IGT Isola dei Nuraghi
Vitigno: Cagnulari
Produttore: Azienda vinicola Cherchi, Chessa Usini (SS)
Vitigno il Cagnulari che si può considerare raro, tra i veri autoctoni di Sardegna che troviamo nella fascia nord occidentale. Vinificato da un vino insospettabilmente interessante, molto composto, quasi corposo, con dei begli aromi, dunque un vino che si difende bene. Cherchi è un produttore che ha saputo interpretare davvero bene questo vitigno, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di accapparare una bottiglia, non proprio facile da trovare, e per certi versi la degustazione è stata una sorpresa, non ci aspettavamo infatti un vino così in grado di performare caratteristiche organolettiche davvero interessanti.
– packaging: etichetta semplicissima e va bene, ma con quei toni appassiti perde di interesse e visibilità, si mescola con la moltitudine di etichette. L’immagine non ci è piaciuta e confonde la comunicazione, non si percepisce a dovere il nome del prodotto, del vitigno, dei riferimenti geografici.
– aspetto visivo: colore rubino scuro semi trasparente, riflessi bordò, archetti fitti e lacrime veloci.
– aspetto olfattivo: al naso è di intensità media, esprime aromi puliti e invitanti di frutta rossa, in primis ciliegia e prugna seguiti da fragola macerata, speziato di pepe nero, mandorla, quasi amaretto, insomma un accenno di liquoroso, dattero, floreale di glicine, sottobosco di humus e umidità del bosco, pelliccia di selvaggina, emerge leggera una nota alcolica. Abbiamo note balsamiche e vanigliate come apporti del passaggio in legno, leggeri, al loro posto.
– aspetto gustativo: al palato la dimensione è masticabile, con un livello alcolico accennato, acidità presente al giusto strato, nessuna astringenza, tannino confortevole e quasi elegante, struttura moltissimo interessante poiché solida, ferma, ben sopra quanto il titolo alcolimetrico faccia pensare. Molto ben bilanciato tra sapidità e mineralità, chiude al retrolfatto molto bene con lunga persistenza virando sui frutti di bosco maturi, accompagnato da note vegetali verdi e di corteccia. Vino che non richiede impegno ma regala grandi soddisfazioni sia per essere così pronto al consumo, con una struttura quasi importante e di conseguenza vasta capacità di abbinamento, ad esempio accostandoli la classica fregola con ragù di agnello ha regalato grandi soddisfazioni, mentre con costine di agnello alle erbe e patate ha ceduto qualcosa in termini di armonia per via del grasso rimanente, ma ha ancora difeso la sua figura. Tasting settembre 2013.
Prezzo 13e, valutazione 8,5/10, rapporto Q/P 7,5/10