Vino: Rosamara 2014 Doc Valtenesi
Vitigno: Groppello, Marzemino, Sangiovese, Barbera
Produttore: Costaripa, Moniga del Garda (BS)
Apriamo le prime degustazioni della incerta stagione 2014 con un rosato due volte sorprendente, per il risultato a dispetto dell’annata e per l’elevata qualità sensoriale che ci porta a immaginare il potenziale in annate stabili, oppure, che ci troviamo di fronte ad un eclettico vino in grado di esprimersi con le migliori sfumature che la natura può dare di anno in anno! Con Costaripa Mattia Vezzola si libera e probabilmente si diverte con creazioni in particolare spumantistiche e rosé di altissimo livello, il Rosamara si capisce volere essere un prodotto di punta già dalla veste, davvero una delle più belle ed eleganti bottiglie in circolazione, il vino presenta un delicato colore in omaggio alla linea dei rosati più sfumati e delicati, non proprio blanc-de-noir ma con un colore capace di esprimere toni netti e lucenti pur con una bassissima saturazione cromatica. Uno spettacolo per gli occhi da bere con lo sguardo! A nostro giudizio attualmente il tema dei vini rosati fermi è affrontato mirabilmente in tre distinte aree, Salento, Garda, e Bolgheri (Si, Bolgheri, provare pls.), l’areale gardesano ci coglie di sorpresa di anno in anno con rosati prodotti da uvaggi interessanti ed espressivi del valore autoctono, in questo vino in particolare con una struttura insospettabile.
– packaging: Vetro personalizzato e brandizzato, studiato fin dal collo e dalla capsula, colori pensati per abbinarsi con il rosa, grafica e messaggi calibrati per comunicare qualità ed eleganza, con il nome del ‘chef de cave’ nel mezzo dell’etichetta e che di fatto firma la collezione… i caratteri ed i font sono misurati per una lettura che in scala segue l’importanza del messaggio. Il retro è un esempio di perfezione ed intelligenza nella comunicazione (oltre ad una piccola sottoetichetta frontale), perfetto il messaggio rivolto al consumatore poiché c’è tutto, dai vitigni fino ad una microcartina per mostrare l’origine. Una comunicazione che fa scuola di marketing ed un prodotto che si promuove da solo, semplice quanto geniale.
– aspetto visivo: Rosa perla tenue e luminoso, delicato e fine, produce archi ampi e veloci.
– aspetto olfattivo: Il bouquet olfattivo possiede un impatto di medio-alta intensità da subito molto seducente, apre con note di frutti di bosco rossi, speziato e floreale. Il focus nel dettaglio è di ribes e frutti di bosco rossi, fragolina di bosco, agrume di bergamotto, via via pesca, melograno, favo, polline, il floreale è vario… glicine e gelsomino, speziato di zenzero fresco e lievissimo tostato da apporto del legno. Ancora vegetale di arbusto verde, balsamico di conifera e vago resinoso, te e tisana. Siamo a 14/15° di temperatura senza alcuno spigolo fuori posto, grande rigore e pulizia, grande appeal!
– aspetto gustativo: Al palato esprime notevole equilibrio ed invito alla beva, buona freschezza con acidità viva ma non spiccata, struttura che appare media ma si rivelerà poi più che buona, questo vino è nel pieno del suo vigore e di rara godibilità. Un accenno di mineralità lascia subito il posto ad una bella sapidità che si espande in bocca e ne contraddistingue il gusto. Retrolfatto coerente incentrato sui frutti di bosco ma con meno agrume, ritroviamo il polline, di media persistenza con chiusura amarognola. Alcol basso con capacità di abbinamento sorprendente, bene con la mozzarella di bufala, con tartine alle acciughe ci ha sorpreso abbinandosi molto bene, con spaghetti alle vongole veraci benissimo. Tasting luglio 2015.
Prezzo 10e, valutazione 8/10, value_for_money 9/10