Vino: Philippe Gonet Blanc de Blancs Grand Cru 2008 Champagne
Vitigno: 30% Chardonnay, 60% Pinot Noir, 10% Pinot Meunier
Produttore: Philippe Gonet, Le Mesnil sur Oger (F)
Questa riserva si colloca a metà del catalogo di questo piccolo e non conosciutissimo produttore capace di donare un gran bel carattere ai suoi vini, questo Millésime è un buon esempio per capire il ‘perché’ dello Champagne e le risposte sono nel profilo sensoriale che scolpisce il palato, un apporto di profumi perfettamente a fuoco nella sensualità, un perlage da gioielliere e una presentazione della bottiglia che oltre ad essere attraente realizza il connubio di comunicazione prodotto-territorio evidenziando come tutti lassù sanno marciare in alta uniforme allineati e coperti sotto il brand Champagne, insomma è un esempio in grado di spiegare perché il prodotto/brand Champagne domina il settore, vero e proprio marchio capace di dire tutto in una parola e tutelato con orgoglio e procedure militarizzate…
– packaging: Forse impossibile trovare una bottiglia di Champagne che non sa attrarre: capsula di colore bronzo con marchio impreziosito, bottiglia verde scuro satinato, etichetta di impostazione grafica neo classica di grande bellezza con caratteri in rilevo.
Grafica perfettamente calibrata, nello stile della denominazione dove sanno fare un uso magistrale ed unico della comunicazione senza strafare ma arrivando dritto a cogliere il consumatore (in questo caso il lettore). Dunque la scritta Champagne senza eccedere è perfettamente leggibile, viene esaltato il millesimo, è in vista il villaggio del Grand Cru di provenienza. C’è tutto per attirare, coinvolgere e fare venire la voglia di essere là…
– aspetto visivo: Nel calice è giallo paglierino chiaro, tenue, di riflessi verdini, perlage continuo e finissimo anche dopo molto tempo dall’apertura.
– aspetto olfattivo: Olfatto di livello medio, verticale sui profumi di agrumi, pompelmo, litchi, melograno, poi orizzontale con note delicate di pistacchio, cera, fiori di campo e biancospino, vago ma bello speziato di zenzero, si affaccia una notina tostata, un poco di erbaceo ed alloro, te e tisana.
– aspetto gustativo: In bocca solletica un’effervescenza tanto fine quanto efficace, di buona acidità e ben dinamico, colpisce la sapidità quasi estrema con una nota minerale alquanto viva, un quadro di elementi molto a fuoco. Vino che sorprende e arricchisce il palato, non possiede struttura muscolare ma si difende, porta un bel retrolfatto di media lunghezza con note fruttate di pompelmo, mela verde, pistacchio, che si allungano sull’acidità, pur non avendo complessità sensoriale la rigida impostazione gustativa lo colloca molto bene nella gamma degli ottimi Champagne, per’altro ancora capace di una buona evoluzione nel tempo. Abbinamento da urlo con il foiè gras di Acquitania dell’amico Alban Laban , va molto bene con carni bianche e lo abbiamo trovato a suo agio con con la galantina dell’aretino. Tasting dicembre 2015
Prezzo 55e, valutazione 8/10, value_for_money 7/10