Vino: Santa Subito 2015 – IGT Toscana
Vitigno: Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino
Produttore: Santa 10, Siena
Innovativo è il termine che ci viene subito (è il caso di dirlo…), ecco che l’immagine della bottiglia è finalmente diversa e accattivante, i vitigni sono sì tipici della regione ma inusuali in uvaggio, il profilo sensoriale una volta tanto regala qualcosa di diverso, in una proposta a bassa dose di solfiti che ci ha convinti… subito! E’ anche singolare, ma non unica, la posizione delle vigne nel territorio comunale di Siena. Ordunque abbiamo un po’ di novità da scoprire.
– packaging: Finalmente un’immagine moderna che funziona, sa incuriosire e piacere, si fa riconoscere e rende una bella presenza del prodotto sdrammatizzando certe etichette seriose, una particolare lode va alla capsula molto bella e raffinata. Sottile ma intelligente la scritta Toscana IGT con la menzione regionale ‘Toscana’ in grassetto, importante comunicativa per il consumatore straniero.
– aspetto visivo: Abbiamo un liquido nel calice bello scuro ad alta saturazione, con archi mediamente veloci, ma ampi e fitti.
– aspetto olfattivo: Profumi di alta intensità, caratterizzato da molta frutta in macerazione con un particolare tono fruttato composto da arancia rossa, fragola e lampone, tutti macerati ed inebrianti, a cui seguono dattero natalizio, prugna di California secca, arachide e nocciola, miele vegetale ben presente, un netto garofano, vegetale di carota e sedano (…), lieve speziatura di chiodo di garofano e biscottino, poco eucalipto… beh, dire un prodotto con un bouquet complesso.
– aspetto gustativo: Palato abbastanza equilibrato, o direi ordinato, dimensionale certamente con calore ma alleggerito da una buona acidità e anche da una bella e peculiare sapidità, apporto tannico di buona grammatura ma bassa intensità, che assume più che altro la forma di astringenza non troppo marcata, alla fine abbiamo anche una certa eleganza. Struttura veramente buona con tuttavia un tenore alcolico contenuto, retrolfatto coerente e meno complesso, fruttato ma non macerato e sempre più vegetale, senza sentori demodé di legno, e con una nota di pepe nero.
Abbinamenti facilitati dalla struttura, nel nostro caso calamarata di pasta Afeltra con caciocavallo e peperone crusco, piatto lucano di buoni sapori che si è avvicinato molto bene al nostro vino, poi salsiccia di maiale ed arrosticini ai ferri, carni semplici ma saporite che il nostro Santa ha sposato benissimo. Tasting settembre 2019
Prezzo 11e, valutazione 7/10, value_for_money 9/10