Vino: Champagne Brut Rosé
Vitigno: 62% Pinot Noir, 24% Chardonnay, 14% Pinot Meunier. Aggiunta nel blend di 5% di vino rosso
Produttore: Bollinger, Ay (France)
– packaging: Classicissimo, forse un po’ impersonale ma sa trasmettere un’immagine di alto lignaggio, poi a guardare bene l’etichetta notiamo i dettagli: caratteri in rilievo su carta di qualità, grande eleganza sobria, insomma comunica lo Champagne!
– aspetto visivo: Salmone splendido e luminoso, se mi si concede il termine tendente alla perla rosa. Perlage finissimo ed ordinato che forma nel nostro bicchiere una bella effervescenza in superficie che si staglia sul rosa.
– aspetto olfattivo: Acuta intensità olfattiva che si apre immediata con un bouquet fruttato di lampone, mora e fragolina, continua con il fruttato di litchi, pompelmo rosa, arancia, e tutt’intorno un lievito dolce e sentori floreali di rosa accompagnati da note di tè. Siamo ad una temperatura di 10° ancora troppo alta per il consumo ma che rivela un intrigante profilo olfattivo e una scontata assenza di imperfezioni.
– aspetto gustativo: Al palato è in punta di lingua decisamente sapido e punge con una delicata effervescenza, impressiona come nel giro di qualche secondo esprime un’immagine tridimensionale composta da effervescenza-sapidità-acidità-tannino, quest’ultimo dovuto all’aggiunta nel blend di vino rosso che devolve un gusto assolutamente particolare dove la presenza del vino rosso è nettamente distinguibile dal sapore dei classici rosè de saigneè. Lascia nel palato un elegante aroma di pompelmo e tabacco che continua nel retrolfatto, solo di media persistenza, dove appaiono richiami di vegetale fresco con un finale amarognolo di frutta acerba.
– commento: Si tratta di un prodotto ‘sanse annè’ ottenuto con il metodo del ‘coupage’ ammesso nel disciplinare, quindi l’aggiunta di vino rosso al blend produce la sfumatura rosata e marca il sapore con note eleganti, strutturate e molto peculiari, infatti il tannino e il tono vinoso presente è inusuale nei rosè abitualmente prodotti con il sistema tradizionale italiano e provenzale. Ottima la tecnica di assemblaggio che risulta in un prodotto maestoso e perfetto, il costo risulta impegnativo ma il risultato e l’esperienza di degustazione ne valgono. L’abbinamento potrebbe non risultare facilissimo per la spiccata sapidità che con taluni piatti di mare può esaltare il gusto sapido, per noi ha accompagnato superbamente un foiè gras artigianale dei Pirenei e riso Baldo con zafferano dell’Aquila e osso buco di piemontese. Tasting dic. 2012.
Prezzo 75e, valutazione 8,5/10, rapporto Q/P 7,5