Questa rubrica è dedicata a tutti coloro che nel weekend preferiscono stare a casa, in famiglia o in compagnia di amici, tutti quelli che amano cucinare e che non rinunciano a vini e prodotti di qualità.
Antipasto: zucchine grigliate in olio di oliva, tartine con paté di coniglio grigio di Carmagnola (Presidio Slow Food)
Primo piatto: spaghetti Benedetto Cavalieri con sugo all’amatriciana (nel rispetto della ricetta originale che prevede gli spaghetti e non i bucatini)
Dessert: budino di vaniglia
Ospiti di un veloce pranzo tra amici, abbiamo organizzato questo menù prontamente non senza qualche piccola svista. Non abbiamo potuto realizzare la vera ricetta dell’amatriciana ma disponendo dei giusti ingredienti, ci riproponiamo di rifare la mitica ricetta in una prossima occasione. Abbiamo portato lenostre buonissime zucchine grigliate in olio extra vergine di oliva, seguite da tartine di pane casereccio (di grano duro ovviamente) con il paté di coniglio griglio; l’abbinamento ci è parso più che discreto soprattutto con il paté per la sua morbidezza e la consistenza cremosa ma anche per la finezza delle carni e la giusta sapidità.
Gli Spaghetti Benedetto Cavalieri hanno contribuito a dare spessore al piatto anche se il sugo era stato preparato senza utilizzare tutti gli ingredienti tradizionali (cioè usando pecorino romano che erroneamente è considerato adatto essendo invece al gusto troppo forte e salato). L’abbinamento al vino Montepulciano è stato comunque buono per la morbidezza del vino che si accompagna alla dolcezza del sugo all’amatriciana. La scelta del prodotto è stata dettata da ragioni territoriali, data la vera provenienza della ricetta: nata ad Amatrice in provincia di Rieti, una piccola cittadina laziale al confine con l’Abruzzo, la ricetta quindi ha una origine geografica definita e possiede una forte ed antica tradizione legata a questo territorio. La ricetta era chiamata matriciana e non amatriciana, come da testimonianze, in quanto gli abitanti di Amatrice usavano chiamarsi “ Matriciani ”, senza la A di conseguenza anche la famosa pasta veniva chiamata “ Matriciana ”.
Abbinamento: Montepulciano d’Abruzzo 2010, Cantina Sociale di Ortona
Voto abbinamento vino: con gli antipasti 6,5/10; con il primo 7/10
Voto cena: 7 /10
Prezzo indicativo per due persone (vino escluso): circa 12 e
This section is dedicated to all those who prefer to stay at home at the weekend, with their family or with friends, to all those who love to cook and do not give up wine and top quality products.
Appetizer: grilled zucchini in olive oil, durum wheat slices of bread with Carmagnola gray rabbit patè (Slow Food Presidium).
First course: spaghetti with sauce all’amatriciana Benedetto Cavalieri (in accordance with the original recipe that includes spaghetti and not bucatini)
Dessert: vanilla pudding
Being guests for a quick – lunch at our friends’ , we have organized this menu promptly, not without some little oversight. We could not make the true recipe all’amatriciana but if we have the right ingredients, we will commit to cooking the legendary recipe at some other time. We brought our delicious grilled zucchini in extra virgin olive oil, followed by durum wheat slices of bread spread with grey rabbit paté ; pairing it seemed more than adequate especially to the paté for its softness and creamy texture but also for its fine meat and the right flavour.
Spaghetti Benedetto Cavalieri helped to give depth to the dish although the sauce was prepared without using all the traditional ingredients (i.e using pecorino romano wrongly considered suitable to the recipe, being rather too full-flavored and salty). The choice of Montepulciano wine has been good for its smoothness that accompanies the sweetness of amatriciana sauce. Product choice was dictated by territorial reasons, assuming the true origin of the recipe: born at Amatrice in the province of Rieti, a small town in Lazio on the border with Abruzzo, the recipe has a defined geographical origin and possesses a strong and old tradition in this area, being rooted here. The recipe was called matriciana and not amatriciana, according to witnesses, as the inhabitants of Amatrice used to be called “Matriciani” without A, consequently, the famous pasta was called “Amatriciana”.