Vino: Moro 2007 – Cannonau di Sardegna DOC
Vitigno: Cannonau
Produttore: Cantina della Mesa, Sant’Anna Arresi (CI)
Famosa cantina del litorale meridionale sardo con un’impronta moderna e che ha sempre saputo coniugare la viticoltura locale con i gusti di mercati che gradiscono prodotti rotondi ed immediati, ma senza cedere troppo a facili tentazioni e valorizzando molto bene i vitigni originari, conserviamo ancora infatti un ottimo ricordo della loro versione del Carignano, il Buio. Questo Cannonau ne è una conferma, vino grosso e ingombrante che esalta appunto queste proprietà del vitigno portandole all’estremo di pienezza e fruttosità a discapito di caratteristiche più sincere, il risultato infatti lo fa assomigliare più alla sorella Grenache, e sconfina in un’area gustativa che mostra presto i limiti.
– packaging: Segue con rigore la linea aziendale, nessun richiamo territoriale ne nel nome e tantomeno della grafica, semplicismo e minimalismo quasi all’estremo, che con la portanza della bottiglia ad anfora dona una sicura eleganza. A nostro avviso è sempre sconfortante non vedere richiami al territorio poiché quest’ultimo dona sempre una sua luce quando utilizzato come ‘brand’ d’immagine, inoltre nel retroetichetta non compaiono informazioni utili nemmeno a riconoscere il vitigno, l’impressione è quella di trovarsi in mano un prodotto di marketing piuttosto che di un pezzo di storia e cultura come i vini italiani sanno essere, è grave non capirlo anche solo come leva di mercato.
– aspetto visivo: Nel calice il colore è un rubino scuro e carico con riflessi leggermente aranciati, produce archetti fitti e lunghi.
– aspetto olfattivo: Al naso colpisce con un’intensità medio alta dove dominano note di frutti di bosco, meglio focalizzate come confettura di lampone e mirtillo, a seguire anche ciliegia marasca, riconosciamo il fico, poi toni floreali di geranio, sentori di sottobosco di castagneto, un leggero vanigliato e note di pasticceria, e purtroppo emerge una leggera punta di alcol.
– aspetto gustativo: In bocca risulta molto caldo, morbido e concentrato, la sensazione tattile è del gelatinoso che richiama fortemente una marmellata, tannino morbidoe di grosso calibro, lascia il palato fruttatissimo con una persistenza tuttavia medio bassa e con retrolfatto di leggerissima acidità seguita da amarognolo e appunto molto fruttato, ciò nonostante senza lasciarsi ricordare a lungo. Siamo a 23° e dobbiamo dire che riteniamo necessarie temperature sotto i 20°, atte ad equilibrare meglio sia il profilo olfattivo che gustativo. Ben abbinato con l’agnello, tuttavia l’eccessiva rotondità richiede accorgimenti negli accostamenti con taluni cibi. Tasting marzo 2013.
Prezzo 18e, valutazione 6,5/10, rapporto Q/P 5,5/10
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