Questa rubrica è dedicata a tutti coloro che nel weekend preferiscono stare a casa, in famiglia o in compagnia di amici, tutti quelli che amano cucinare e che non rinunciano a vini e prodotti di qualità.
Antipasto: pane guttiau, pane spalmato con il lardo, pecorino sardo, salsa di capperi
Primo piatto: culurgionis al burro e salvia
Secondo piatto: capretto al vino bianco con agretti
Dessert: su gattò con mirto
Abbinamento: Moro 2007, Cannonau di Sardegna DOC, Cantina della Mesa
Una serata per ricordare e riassaggiare i profumi della bella Sardegna non poteva mancarci. Questo menù è volutamente solo di terra come è del resto buona parte della cucina sarda, che, nel corso dei secoli, ha mantenuto intatte e genuine le sue peculiarità gastronomiche.
Abbiamo optato per degli antipasti molto tradizionali ma semplici come del resto è nella nostra mente l’isola, visione abbacinante, come il pane guttiau (a partire dal fragrante e profumato pane carasau), il pane spalmato con il lardo (per il quale abbiamo scelto lardo di Colonnata) e pecorino sardo stagionato. La semplicità e la pienezza di questi aromi ha trovato un ottimo abbinamento con il Cannonau che abbiamo scelto e che ha contribuito con la sua forza quasi primitiva.
Per il primo piatto ci siamo rivolti ad un prodotto artigianale perché, come sapete, i culurgionis o culurgiones, piatto tipico dell’Ogliastra, sono una sorta di raviolone di sfoglia ottenuta con la farina di grano duro che racchiude al suo interno gli ingredienti tipici di questa antica terra come le patate, il pecorino, l’aglio, l’olio, il sale, la menta e che assume la sua tipica forma a goccia con la particolare cucitura di una spiga. Inutile dire che l’abbinamento con il vino è quello consigliato a tutti i turisti dai buoni appassionati di Sardegna e da molti manuali, anche se il vino selezionato ci è parso forse eccessivamente rotondo e strutturato per tale piatto. Il miglior abbinamento è stato con il capretto grazie al quale il vino ha mostrato la sua possente forza e le sue note di legno (cui è stato sottoposto nell’invecchiamento).
Non potevamo che concludere con un tipico dolce sardo, su Gattò, un croccante di mandorle tostate, il cui nome deriva dal francese “Gâteau”, che indica il dolce in generale e che fa parte della tradizione natalizia sarda in abbinamento ad un classico bicchierino di Mirto rosso. Mentre sorseggiavamo e assaporavamo il profumo non potevamo non tornare con un po’ di nostalgia alle belle immagini e alle parole di D. H. Lawrence:
“La Sardegna è un’altra cosa: più ampia, molto più consueta, nient’affatto irregolare, ma che svanisce in lontananza. Creste di colline come brughiera, irrilevanti, che si vanno perdendo, forse, verso un gruppetto di cime… Incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa”.
Voto abbinamento vino: con l’antipasto 8/10; con il primo 7,5/10; con il secondo 8,5/10
Voto cena: 8 /10
Prezzo indicativo per due persone (vino escluso): circa 28 e