Vino: Rosso Di Montalcino DOC 2009
Vitigno: Sangiovese Grosso
Produttore: Casanova Di Neri, Montalcino (SI)
Le lusinghe di James Suckling hanno stabilito la reputazione di questa bella azienda, figura quella di Suckling ammirata o criticata, ma, uomo a cui l’enologia toscana deve qualcosa… veniamo al tempo, secondo esemplare da noi degustato della tenuta dell’enologo Neri, anche lui non esule da critiche ma dalla linea enologica chiara, diciamo una linea che non è la nostra preferita nell’universo ilcinese, ma possiede una sua visibilità e notorietà. Dunque questo ‘Rosso’ alla base dell’offerta ci è invero piaciuto, è un vino capace di esprimere la sua origine, già di buona statura, vuole e sa essere elegante, e si fa notare nella mischia dei ‘Rossi di Montalcino’ dove a differenza dei ‘Brunello’ c’è troppo anonimato.
– packaging: immagine sobria, diretta, chiara, di sobria eleganza, non si lascia scappare di mostrare bene il nome Montalcino. Comunica adeguatamente i brand fondamentali Montalcino e Casanova, due nomi must. Intelligente.
– aspetto visivo: colore rubino intenso, tendente al granato, certo intenso ed impenetrabile. Archetti arrampicati sul cristallo, attaccati, che dopo un bel po’ di secondi scendono fittissimi e lenti, come scie di fuochi d’artificio.
– aspetto olfattivo: il bouquet al naso è di intensità media, si nota un leggerissimo accenno di alcol, non proprio sbilanciato ma anche dovuto all’effettivo titolo alcolimetrico. Quindi, il descrittore nettissimo è di prugna e fogliame secco, a cui seguono mora e un pochino di uva macerata, note balsamiche, tabacco, tostato ma lieve, un accenno di caramellato bruciacchiato, corteccia verde e sentori balsamici intriganti di betulla e di eucalipto, poco muschio e sottobosco, leggerissimo pellame di cuoio. Aromi molto diretti, corretti e piacevoli.
– aspetto gustativo: molto bene la performance al palato, astringente e discretamente ruvido, alcol importante e pronunciato in bocca ma ben domato, equilibrio quindi che sostiene una forte struttura, acidità media e correttamente presente, tuttavia non c’è rotondità ma una dimensione molto masticabile. Retrolfatto tutto sommato corto, percepibile la nota di fruttata prugna, e note di fumo. Strizza l’occhio al gusto globale ma rimane riconoscibile, vino decisamente ben fatto e di soddisfazione, soprattutto al palato. Prodotto base di ottimo livello addirittura, fatti i dovuti paragoni, stando in casa(nova) troviamo questo Rosso più interessante del Brunello, più territoriale e meno globalizzato, capacissimo nel tenersi in bilico tra modernità e coerenza. Abbinamenti quasi obbligatori con carni rosse e diventa un giocare facile di grande godimento, come molti sangiovese toscani paradisiaco con carni bovine. Tasting novembre 2013
Prezzo 19e, valutazione 7,5/10, rapporto Q/P 8,5/10