Vino: Passito Di Pantelleria DOC 2004
Vitigno: Zibibbo di Pantelleria (Moscato di Alessandria)
Produttore: Minardi – C/da Karuscia, Pantelleria (TP)
– packaging: Etichetta a pergamena molto carina, se vogliamo al limite del barocco ma l’influenza si può capire… bottiglia snella su cui l’etichetta è ben progettata con i colori ben abbinati, comunicazione corretta, estetica dunque accattivante e buono il retro con corrette ed esaurienti indicazioni.
– aspetto visivo: L’evoluzione ha probabilmente giocato sui colori e al calice si presenta ambra scuro con riflessi marroni, cupo ed opaco, un po’ spento.
– aspetto olfattivo: Al naso l’intensità dei profumi è alta, il bouquet molto seducente apre con belle note fruttate di albicocca secca e surmatura, polpa di fico e confettura di fico, uvetta aromatica e sotto spirito, dattero, mandorla, noce, col passare dei minuti gli elementi secondari ed i terziari evoluti scorrono, abbiamo così miele di acacia, fico d’india, poi note floreali di glicine e genziana, lo speziato lievissimo di zenzero, un tocco di vaniglia, un po’ di caramello, una manciata di erbaceo e di erbe alpine (si, siamo abbastanza convinti dell’aggettivo alpine!), aromi resinosi di macchia mediterranea e un leggerissimo marsala… principio d’ossidazione o forse terziario risultato dell’evoluzione… abbiamo utilizzato dei calici a flute e dobbiamo dire che il risultato della percezione sensoriale olfattiva ne ha guadagnato non poco, aiutando l’espressione del bouquet di questo magnifico vino.
– aspetto gustativo: Al palato, ad occhi chiusi, siamo in 3D nel caldo serale mediterraneo… tornando alla realtà apprezziamo subito l’alcol molto ben domato, diremo embedded… caloroso e concentrato, pastosissimo, con un fondo di acidità intrigante, struttura buona ma non altissima, percezione sferica. Retrolfatto di albicocca secca, un po’ più semplice rispetto all’olfatto e di persistenza medio alta con forte allungo di albicocca. Vino da meditazione e che fa meditare sulla unicità dei passiti panteschi (a quando la DOCG per tutelarli dai troppi anonimi passiti siciliani?), la struttura e il profilo gustativo non lo fanno abbinare tanto facilmente, non è un vino da dolce, non è un vino da formaggi… è un vino grandioso di per sè stesso, da bere e godere così guardando il mare ad ovest di Porto Scauri, impagabile! Età non indifferente, 10 anni di cui 4 nella nostra cantina, all’assaggio inseguire il profilo sensoriale sembrava un gioco senza fine con la sorpresa di cogliere nuovi sensi ogni minuto. Solforosa apparentemente impercettibile a differenza di alcuni passiti ed anche dello stesso Minardi. Tasting giugno 2014
Prezzo 18e, valutazione 8/10, rapporto Q/P 8,5/10