Vino: Petra 2006 IGT Toscana
Vitigno: Cabernet Sauvignon e Merlot
Produttore: Petra, Suvereto (LI)
– packaging: Bottiglia ad anfora personalizzata bellissima, tuttavia l’estetica dell’etichetta composta dai tre cerchi che si concatenano non riesce a piacerci e la troviamo piuttosto scontata se non grossolana, anche se bisogna ammettere che appare subito riconoscibile. Buona comunque l’intonazione dei colori e pure molto belli i caratteri scelti così come la capsula che è decisamente elegante.
– aspetto visivo: Il colore è rubino scuro saturo e profondo, sono visibili delle sospensioni e produce archetti abbastanza veloci, lunghi e fitti.
– aspetto olfattivo: Al naso esprime un intensità medio alta composta da frutti rossi e neri dove focalizziamo ciliegia e fragola, lampone e ribes, prugna sotto spirito e cugnà, miele di acacia e polline, viola e violetta, balsamico di eucalipto, un microdettaglio di spezie intriganti, pepe nero e chiodi di garofano con un vago e piacevole tostato, insomma barrique utilizzata molto bene… ancora, lievi ma percepibili gli aromi di caramello e cioccolato, in fondo note erbacee e vagamente verdurose, erbe officinali di timo. Risultato di gran classe, complesso ed intrigante.
– aspetto gustativo: Al palato manifesta la sua statura ferrea, equilibratissimo con acidità ed astringenza presenti e bilanciate nell’amalgama gustativo, elegante anzi molto elegante e di percezione sferica, finalmente un bordolese di grande sostanza e qualità! Persistenza non profonda che rimane media, troviamo un retrolfatto coerente di frutta rossa ma con un focus più concentrato su note vegetali, con bei ricordi di ginseng e rabarbaro. Inizia il viaggio come Merlot e lo termina con Cabernet… vino che dona sensazioni non convenzionali, pecca nello stacco con il territorio ma trova e stabilisce una sua ragione d’essere ben decisa. Abbinamenti da ponderare, la raffinatezza non va daccordo con tutto… buono sui salumi, ottimo su carni fini anche complesse, in grado di abbinarsi anche all’aceto balsamico, tuttavia non sposa facilmente formaggi invecchiati mentre è stranamente interessante con erborinati dolci, molto bene quindi anche alla prova della tavola. Ragionando sull’evoluzione a otto anni dalla vendemmia il prodotto è perfetto e ci rammarichiamo di non avere altre bottiglie in affinamento per altri anni, questo campione è andato via troppo velocemente e nonostante l’alcol di ben 14,5° non ci ha scomposto minimamente. Tasting marzo 2014
Prezzo 48e, valutazione 8,5/10, value_for_money 7,5/10