Vino: Filare18 2010, Toscana IGT
Vitigno: Cabernet Franc
Produttore: Casa Dei, Suvereto (LI)
– packaging: Immagine giocata su temi moderni ma soggettivi, non ci piacciono la geometria ed i colori che troviamo poco efficaci e anche un po’ banali, vero che tuttavia sono anche distintivi, ma non attrattivi, la parola Toscana che aiuta sempre la troviamo in terzo piano. Un’immagine che risulta di basso appeal e senza richiami importanti di denominazione dice poco e necessita di un ruolo del marketing in grado di fare leva su altri canali, ad esempio una vendita assistita su settori specialistici in cui questo vino è in grado di figurare bene per l’ottima qualità intrinseca, ma appunto con un prezzo che richiede una spinta.
– aspetto visivo: Il colore è deciso rubino intenso e carico, con archi non molto spessi, ampi e veloci.
– aspetto olfattivo: Al naso esprime un interessante profilo di media intensità, si colgono da subito sottobosco secco e frutta rossa, nel dettaglio abbiamo note di frutti di bosco, prugna cotta, confettura di frutti di bosco, floreale di violetta, poi apporti del legno ben calibrati con poca vaniglia e pasticceria, una lieve tostatura e poco chiodo di garofano, seguono belle e nette note erbacee di erba tagliata e foglie secche, e compare anche un apporto balsamico lieve ma caratterizzante.
– aspetto gustativo: Al palato esprime immediatamente una statura più interessante che all’olfatto, l’attacco alcolico è equilibrato con l’acidità dove giocano bene in squadra, l’astringenza è media e la struttura si manifesta buona con un tannino solido, fine ed apparentemente giovane, abbiamo quindi un buon senso di eleganza, tuttavia lontano da omologazioni. La persistenza è media con ricordi solo un po’ affievoliti ed amarognoli, composti da note di nocciolo di ciliegia e fruttato di mirtillo e mora, caffè in polvere, fave di cacao, aromi verdi e vegetali che ricordano l’erbaceo di amaro alle erbe. Retrolfatto intrigante, se fosse stato più lungo sarebbe bellissimo. Abbinamenti abbastanza facili e vasti grazie alla buona struttura, equilibrio gustativo ed alla presenza di un’acidità che lascia spazio anche all’eleganza, ci è piaciuto molto con salumi di varia fattura, anche se unti, benissimo con pasta al ragù di chianina. Tasting aprile 2014
Prezzo 28e, valutazione 7,5/10, value_for_money 6,5/10